Nel suo intervento introduttivo il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, oltre a sottolineare che “i frutti del Progetto Africa sono splendidi”, ha esortato i presenti a curare la qualità dei Salesiani, per garantire che l’Africa salesiana abbia il volto di Don Bosco.
Dalla presentazione del Consigliere per la regione Africa-Madagascar, don Américo Chaquisse, sono emersi come aree prioritarie d’intervento l’attenzione alla formazione salesiana e la necessità di una fedeltà creativa nella Pastorale Giovanile, di uno spirito missionario zelante, dell’impegno per la corresponsabilità con i laici e nel settore della Comunicazione Sociale.
“Ridisegnare richiede un processo” ha sottolineato don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore. E per tale processo egli ha dato come linee prioritarie la ricerca della qualità e della consistenza numerica delle comunità, della qualificazione dei Salesiani e del rafforzamento della formazione nelle équipe di formazione nelle comunità di formazione iniziale.
Ricco e articolato è stato anche l’intervento di don Guillermo Basañes, Consigliere Generale per le Missioni. In primo luogo egli ha chiarito che il concetto di missione implica due movimenti complementari, quello dell’invio e quello dell’accoglienza di missionari. Ha perciò messo in guardia dalla tentazione che un’Ispettoria possa ritenersi “autosufficiente” e pertanto non bisognosa di missionari; invece, ha ricordato di valorizzare la memoria dei pionieri missionari e divulgarla alle giovani generazioni. Quindi ha esaminato come stia procedendo l’assimilazione dell’Esortazione Apostolica Africae Munus nel mondo salesiano africano, evidenziando come nella Visita d’Insieme del 2012 fossero emersi tre grandi compiti da perseguire: riconciliazione e conversione personale, comunità riconciliate e capaci di riconciliare gli altri, il servizio ai giovani attraverso l’educazione.
Per dare immediato seguito agli interventi dei membri del Consiglio Generale, nel pomeriggio i Superiori e i Consiglieri delle 13 circoscrizioni salesiane della regione Africa-Madagascar hanno prodotto attraverso dei gruppi inter-ispettoriali delle indicazioni su come procedere riguardo al ridisegno delle presenze e alle sfide missionarie attuali.
L’intervento conclusivo del Rettor Maggiore ha fatto sintesi di tutta la giornata e indicato ai Salesiani d’Africa alcune tracce da sviluppare. Soprattutto ha segnalato come visione, lungimiranza e coraggio siano essenziali per ridisegnare le presenze. Gli oratori sono e restano fondamentali nella missione salesiana, ma non possono essere la sola risposta alle sfide. La presenza di Salesiani nel lavoro con i giovani più bisognosi deve essere accresciuta, così come va promossa l’animazione missionaria. Il focus, ha concluso, deve essere mantenere sempre la predilezione per i giovani poveri e abbandonati.
