di Gian Francesco Romano
“Vogliamo che i giovani siano ascoltati e che siano i primi a parlare. Pertanto, ci è sembrato molto importante che loro stessi diventassero come dei ‘Padri sinodali’” ha raccontato il card. Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, a Vatican News.
L’ascolto sarà l’atteggiamento primario della Riunione pre-sinodale – in particolare rivolto verso quei ragazzi e ragazze che provengono da situazioni di disagio e dalle “periferie esistenziali”: giovani che spesso non hanno la possibilità di farsi sentire per far conoscere la loro situazione e le loro attese. Accanto a tutti i giovani partecipanti ci saranno poi educatori, sacerdoti, operatori pastorali ed esperti del mondo giovanile, persone cioè in grado di leggere dal di dentro e in profondità la loro situazione e di favorire la collaborazione intergenerazionale.
Che non si tratti di parole di circostanza lo ha spiegato lo stesso cardinale durante la conferenza stampa: “la Riunione pre-sinodale giungerà a elaborare un documento condiviso, che sarà consegnato al Papa domenica 25 marzo e confluirà, insieme agli altri contributi pervenuti, nell’Instrumentum laboris, il documento su cui si confronteranno i Padri sinodali nel prossimo ottobre”.
Inoltre, “consapevoli che i giovani si esprimono più facilmente con le nuove tecnologie digitali e amano comunicare anche con il linguaggio della narrazione, delle immagini e della musica, insieme al documento conclusivo, sarà realizzato un video: si tratterà di un modo ulteriore per lasciare spazio alla creatività dei giovani e per aiutarli a esprimere ciò che sentono di voler dire” ha aggiunto mons. Fabio Fabene, Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi, il quale ha anche illustrato il programma dei lavori della Riunione.
Di grande rilevanza è il sussidio elaborato per la Riunione. Pubblicato in diverse lingue, comprende una “Traccia di Lavoro” per facilitare lo scambio tra i partecipanti su alcuni temi specifici (dal senso dell’esistenza al rapporto con la tecnologia, dall’affettività al discernimento vocazionale, dalla partecipazione politica all’impegno nel volontariato…) e una “Lettera d’invito”, scritta da alcuni giovani ai loro coetanei per sollecitarli a partecipare alla Riunione attraverso le reti sociali.
Come? Per partecipare “a distanza”, i giovani dovranno andare sul sito www.synod2018.va, dove troveranno il link per iscriversi al Gruppo Facebook di una delle 6 lingue previste (italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese e tedesco). All’interno di questi Gruppi i membri avranno l’opportunità di dare il proprio contributo sui temi proposti, ciascuno abbinato ad un hashtag (nella Lettera sono evidenziati i 15 hashtag ufficiali delle discussioni).
“Sotto la voce Synod2018 è nata una pagina Facebook, un account Twitter e uno Instagram … E abbiamo proposto di creare anche un altro canale di comunicazione, quello di WhatsApp, dedicando un numero di cellulare ai messaggi. Insomma, abbiamo provato ad aprire diverse porte perché nell’aula della riunione pre-sinodale possano entrare molte più delle 300 persone invitate. Il nostro auspicio è che ciò si possa davvero realizzare” ha concluso infine Filippo Passantino, uno dei due giovani, insieme a Stella Marillene Nishimwe, intervenuti alla Conferenza Stampa.
In merito all’iniziativa della Riunione pre-sinodale, don Rossano Sala, SDB, Segretario Speciale per il Sinodo sui giovani, ha commentato: “Tutti i componenti della Famiglia Salesiana e tutti coloro che si occupano di Pastorale Giovanile sono invitati a visitare il sito www.synod2018.va, a scaricare e valorizzare in tutte le Chiese locali tutti i materiali utili e ad invitare i giovani dei propri ambienti a partecipare. Si tratta di un’occasione unica!”
