Una delle maggiori sfide della visita del Rettor Maggiore a queste due grandi Ispettorie è stata incontrare i suoi confratelli e incoraggiarli nella vita consacrata e nella sequela del Signore secondo lo stile di Don Bosco. Ha ricordato loro che “abbiamo una bella Congregazione, non è presunzione, né vanagloria”, ma allo stesso tempo ha indicato la necessità di essere Salesiani maturi e felici di trasmettere ai giovani la gioia di seguire Gesù Cristo e di evangelizzare senza complessi. Li ha invitati ad essere “sempre aperti nei confronti dei ragazzi più bisognosi”.
Altro tema ricorrente sono stati i giovani: “siamo una comunità per i giovani – ha rimarcato, enfatizzando in modo chiaro e concreto – e tra di essi, per quelli che più hanno bisogno di noi, e che secondo Don Bosco erano gli ultimi, i più a rischio”.
Agli stessi giovani ha indicato obiettivi molto grandi: “non è abbastanza conformarsi per essere mediocri – ha detto il Rettor Maggiore ai ragazzi –. Avete capacità incredibili che vi permettono di sognare. Avete un gran cuore e una profonda generosità”. E ha anche sottolineato: “non possiamo essere santi, se lasciamo da parte Dio. Non si può comprendere Domenico Savio senza Dio, senza Gesù che lo accompagna”.
Il Rettor Maggiore ha concluso a Barcellona la sua visita alla Spagna salesiana, che aveva avuto inizio il 28 aprile. Dopo un fitto programma di visite nelle diverse opere di tutto il paese, anche nell’ultima tappa ha mantenuto intatte forza, amorevolezza, grande vicinanza ed empatia con tutti.
Un ultimo messaggio che ha lasciato, rimasto inciso nel cuore di tutti, è stato: “Considerate la vita come dono: è la massima garanzia di felicità, qualunque sia il vostro sogno”.
Tutte le informazioni sulla visita del Rettor Maggiore sono disponibili su https://visitarectormayor.wordpress.com ; gli album fotografici dei vari eventi su: https://www.flickr.com/photos/140626487@N08/sets/