Il progetto di accoglienza è stato realizzato dai salesiani dell’opera con il contributo offerto da un benefattore e ha lo scopo di offrire uno soluzione a quei giovani universitari o lavoratori, neo maggiorenni italiani e stranieri, che necessitano, nel loro cammino di indipendenza, di una residenza temporanea con la formula dell’housing sociale.
Gli spazi inaugurati, che hanno beneficiato dell’intervento di ristrutturazione, comprendono i locali della Caritas siti all’interno dell’opera ed un appartamento contiguo che ospiterà fino a 7 giovani.
La nuova struttura si aggiunge alla comunità alloggio aperta presso la stessa opera nell’ottobre 2016 in cui sono stati accolti 12 minori stranieri non accompagnati (11 egiziani e un albanese) affidati ai salesiani dall’Ufficio Minori Stranieri del Comune di Torino.
“Circa tre anni fa eravamo qui per inaugurare la nuova comunità per minori stranieri – ha commentato ad Avvenire il Direttore dell’opera, don Alberto Lagostina –. Già allora avevamo il desiderio di fare qualcosa di più per quanti hanno bisogno di un periodo di sostegno prima di affrontare la vita in completa autonomia. È nata così questa Accoglienza”.
Don Lagostina sottolinea come la nuova casa rientri nel cammino di accoglienza proprio della parrocchia e dell’oratorio, che contribuiscono con tanti volontari alla gestione pratica ed educativa delle due comunità per i giovani più fragili, e del Centro di ascolto della Caritas, un vero “salvagente” per le crescenti le necessità delle famiglie del quartiere.
“In un tempo dove si enfatizza la diversità, dove nascono nuove forme di razzismo, dove si colpiscono fasce deboli come gli immigrati, facendoli diventare causa di tutti i mali, riteniamo importante porre piccoli segni, che però parlano. Così è questa nuova residenza per giovani che si affacciano alla vita adulta, dove si intende porre il segno della condivisione tra diverse nazionalità, italiana compresa” conclude don Lagostina.
L’inaugurazione della nuova casa ha visto la partecipazione di oltre 100 persone e si è aperta con il saluto di benvenuto da parte di don Lagostina. Successivamente l’assessore Sonia Schellino, Vicesindaco della città, si è complimentata con i salesiani per il progetto realizzato, poiché rappresenta un valido contributo offerto alla collettività e allo stesso tempo un aiuto concreto alle categorie più fragili.
La parola è poi passata al Presidente della Circoscrizione 3 del Comune di Torino, Francesca Troise, la quale ha mostrato molta soddisfazione in merito alla collaborazione che da anni intercorre con la realtà salesiana di San Paolo.
Infine, è intervenuto il Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, il quale ha voluto sottolineare la bellezza di questa nuova esperienza, affermando quanto essa rappresenti una nuova prospettiva per tutti i salesiani del Piemonte, che vogliano sostenere quei giovani orientati ad esperienze di coabitazione, di servizio e di crescita condivisa.
L’inaugurazione si è poi conclusa con il tradizionale taglio del nastro, la visita agli ambienti e un momento conviviale offerto alla comunità dal “Gruppo Mamme” dell’oratorio salesiano.
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