Ricordando questa storia appare sulla scena la sig.ra Ramona Matos, che andò a visitare Don Bosco all’oratorio di Valdocco per chiedergli che i Salesiani aprissero un’opera per i bambini bisognosi di La Coruña. “Se davvero vuole che i Salesiani arrivino a La Coruña, ci porti prima Maria Ausiliatrice” fu la risposta del Don Bosco. Nel viaggio di ritorno da Torino, la signora comprò una statua di Maria Ausiliatrice.
Il prossimo 1° maggio, alla presenza del Rettor Maggiore, l’opera di La Coruña aprirà le celebrazioni del suo centenario. “Fisicamente Don Bosco non venne in città – ha scritto don Mauricio Paniagua Lozano, dell’opera ‘San Juan Bosco’ della città – ma il suo spirito era presente grazie a coloro che erano affascinati dalla sua vita e dalla sua opera educativa in favore delle classi popolari e soprattutto dei bambini e giovani più bisognosi, i quali s’impegnarono per l’arrivo dei Salesiani a La Coruña”.
Dal 1916 i Salesiani sono stati presenti in città con le Scuole Popolari Gratuite e le Scuole Agricole Lóngora e Bastiagueiro. Attualmente l’opera porta avanti una lunga serie di attività, parte di un lavoro salesiano intenso e proficuo: una parrocchia con più di 5.000 fedeli, oltre 800 studenti della scuola, oratori, centro giovanile, biblioteca e soprattutto un servizio ai poveri di questo tempo, gli immigrati, provenienti soprattutto dall’Africa – un servizio, quest’ultimo, che vuole far eco all’appello del Papa ad aprire il cuore ai fratelli senza fissa dimora.
Così da qui a breve verranno celebrati i cento anni di servizio pastorale. Conclude don Paniagua Lozano: “Don Bosco è presente a La Coruña, nel cuore di migliaia di amici e membri dei vari gruppi della Famiglia Salesiana, al di là degli edifici e delle strutture che lo confermano. Cento anni a La Coruña con e per i giovani”.