Presso il Senato della Repubblica Polacca si è svolta la conferenza “A servizio di Dio e della Patria”, dedicata al cardinale Hlond e organizzata dal gruppo parlamentare di cultori di storia, dalla “Società di Cristo per gli emigrati polacchi”, fondata dallo stesso cardinale Hlond, e dall’Ispettoria salesiana di Piła (PLN).

Aprendo i lavori il senatore John Zaryn ha osservato che si tratta di una grande opportunità per riflettere sulla figura storica e spirituale di questo grande primate polacco. Don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha portato il suo saluto, richiamando il valore sociale ed ecclesiale della testimonianza del nuovo Venerabile.

Don Jarosław Wąsowicz, SDB, Direttore dell’Archivio Storico Salesiano di Piła, e don Bogusław Koziol, Vice-postulatore, hanno coordinato gli otto interventi che hanno sviluppato diversi aspetti della figura del cardinale Hlond, evidenziando il ruolo politico, sociale e culturale del suo magistero e della sua azione pastorale, in particolare a favore degli emigrati polacchi all’estero, nella promozione dell’impegno dei laici in ambito politico e sociale, nell’amministrazione ecclesiastica dei territori che erano sotto i Tedeschi.

L’attività più ampia del cardinale Hlond ebbe inizio dopo l’indipendenza della Polonia (1918), con la sua nomina, nel 1922, ad Amministratore Apostolico della Slesia, dapprima vescovo della diocesi di Katowice. Durante il suo ministero episcopale dovette affrontare i regimi totalitari del nazismo e del comunismo; tra le due guerre fu molto critico nei confronti delle ingiustizie sociali. Per contrastare gli effetti della crisi economica, istituì il Consiglio sociale presso il Primate della Polonia.

Si occupò dell’emigrazione polacca, fondando la “Società di Cristo per gli emigrati polacchi”. Reagì alla crescente ondata di nazionalismo e nel 1936 scrisse una famosa lettera pastorale sul tema dei princìpi morali in campo sociale e politico. Nei primi giorni della guerra, nel 1939, lasciò la Polonia e andò in esilio a Roma, assumendo il ruolo di difensore degli interessi polacchi. Costretto a lasciare Roma, andò in Francia, dove fu arrestato e internato. Dopo la liberazione, il 12 luglio 1945, tornò in Polonia.

Al termine della conferenza sono sati presentati l’album “Hlond 1881-1948”, edito dall’Istituto della Memoria Nazionale, e il francobollo emesso dalle Poste Polacche in occasione della ricorrenza della morte del cardinale.

In serata, nella cattedrale di Varsavia, è stata celebrata una solenne Eucaristia presieduta dal cardinale Kazimierz Nycz, attuale arcivescovo di Varsavia, al termine della quale è stato reso omaggio al cardinale Hlond presso la cappella che ne custodisce le spoglie.

Quando morì, il 22 ottobre 1948, dopo una breve malattia, sul letto di morte pronunciò queste parole: “Ho lavorato per Cristo e per la Polonia e lo farò ancora… Ho fatto molti sacrifici per Gesù e ho cercato la sua gloria; me ne vado con gioia” e profetizzò: “Lottate sotto la protezione della Beata Vergine Maria. La vittoria, quando verrà, sarà la vittoria della Madre Santissima”. Un portavoce dell’Episcopato Polacco ha sottolineato che il 22 ottobre è una delle date più importanti della storia della Polonia. In questo giorno, infatti, nel 1978, Giovanni Paolo II iniziava il suo pontificato e oggi se ne celebra la memoria liturgia come san Giovanni Paolo II. E sempre di 22 ottobre moriva il cardinale August Hlond, Primate di Polonia dal 1926 al 1948: “Sappiamo come queste persone hanno influenzato la storia della nostra nazione, dell’Europa e del mondo”.

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