Nel corso della celebrazione don D’Souza li ha esortati a vivere secondo le Costituzioni Salesiane e ha elencato i punti segnalati da Don Bosco ai Salesiani della prima Spedizione Missionaria, nel 1875. Quindi, li ha incoraggiati a “portare buoni frutti e ad essere sempre in unione con Dio”.
Il chierico Sheldon Dias, dopo aver inviato la lettera di disponibilità al Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, è stato assegnato ai Salesiani del Gambia, nell’Ispettoria dell’Africa Occidentale Francofona (AFO). Nato in una famiglia religiosa e impegnata – il padre è membro della “Legio Mariae”, la madre è Salesiana Cooperatrice – è stato fortemente supportato dai suoi cari nel suo percorso vocazionale religioso e missionario. Exallievo dell’istituto di Lonavla, è cresciuto negli ambienti salesiani e ha iniziato a pensare alla vita missionaria grazie all’esempio di un altro Figlio di Don Bosco. “Ebbi modo di incontrare e di parlare con don Clifford Morias, un Salesiano missionario in Papua Nuova Guinea, e ne fui molto ispirato”, ha confidato.
Nel suo recente passato c’è già stato un primo approccio al lavoro missionario, con il suo servizio nelle missioni salesiane nello Stato del Gujarat, dove ha accompagnato i ragazzi tribali. Ha sperimentato il loro stile di vita e ha sentito che il suo contributo alla loro crescita è stata una delle esperienze più arricchenti della sua vita. E ora vuole dedicare tutta la sua vita al servizio dei giovani poveri.
Un’altra e ben diversa terra di missione attende invece Nilesh Dodiyar, che il Rettor Maggiore ha assegnato ai Salesiani del Belgio. Questo chierico che pensava di farsi cappuccino e che si era avvicinato ad un centro salesiano solo per apprendere l’inglese, ha dovuto poi cambiare idea, affascinato dal carisma di Don Bosco: “Dopo aver visitato il campo vocazionale salesiano a Kapadvanj, ho deciso di unirmi ai Salesiani: i Salesiani hanno un ottimo rapporto con i giovani poveri e mi è piaciuto tantissimo il lavoro nelle missione rurali. È stato questo ad ispirarmi” ha raccontato.
Anche lui ha servito nelle missioni salesiane in Gujarat, ha terminato la formazione iniziale e ottenuta la licenza in Filosofia. Ora dovrà ora approfondire la sua conoscenza di Francese, Olandese e Tedesco.
Nilesh oggi è molto grato ai formatori che lo hanno accompagnato a discernere la sua vocazione missionaria e in Belgio si augura di poter servire i giovani rifugiati.
Fonte: Don Bosco India