di Danielly Mendonça
I primi religiosi della Congregazione Salesiana giunsero dall’Italia ad Areia Branca, su invito di mons. Gentil Diniz Barreto, il 18 giugno 1978. Erano don Bernardo Roana, don Brenno Guastalla e il Salesiano Coadiutore Antonio Cibin. All’epoca Areia Branca mancava di infrastrutture necessitava di attività sociali e di formazione catechetica.
Nel 1979 venne creata una piccola scuola con tre sale, per prevenire e combattere lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti. Negli anni ‘80 i Salesiani ricostruirono la Chiesa di “Nostra Signora dei Navigatori” ed edificarono il centro giovanile “Don Bosco”.
Nel periodo compreso tra il 1987 e il 1990 vennero realizzati due progetti di grande valore sociale: il “Laboratorio Scuola Don Bosco, che nel corso degli anni ha formato centinaia di giovani, contribuendo enormemente allo sviluppo socio-economico locale, portato avanti in primo luogo dai Salesiani Coadiutori Giovanni Pavan e poi Corrado Camparmò. L’altro grande progetto è stato il “Centro di Educazione Speciale Maria Lauretânia Rolim Bezerra do Vale” (CEESLAUVA), divenuto un punto di riferimento per l’educazione per le persone con disabilità.
Ad Areia Branca i Salesiani si sono sempre preoccupati delle lotte della popolazione per difendere la loro terra dagli interessi dei grandi latifondisti. Nella Serra do Mel, don Giuseppe Venturelli ha guidato la lotta per il consolidamento degli insediamenti dei coloni e per l’organizzazione di questi attraverso un Gruppo di Studio e di Azione Sociale (GEAS) e la creazione di una Scuola Familiare Agricola.
A Tibau, l’opera rimasta nella memoria dei cittadini è il centro catechistico che ebbe don Giuseppe Venturelli come ideatore e costruttore.
A Grossos, oltre alle varie cappelle, nella sede del comune sono visibili: il Centro Catechetico e il Centro Giovanile, il luogo in cui ora opera il Segretariato dell’Assistenza Sociale. Inoltre, sono stati costruiti la Chiesa “de los Coqueiros” e la Cappella Gado Bravo.
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