È stata la fase finale di una vasta opera di sviluppo degli edifici e delle strutture a Battersea: prima i nuovi impianti adiacenti alla parrocchia del Sacro Cuore, poi la nuova costruzione per l’istituto San Giovanni Bosco e ora una nuova casa per la comunità salesiana.
La visione e il senso di questo nuovo sviluppo viene direttamente dal Modello Oratorio di Don Bosco, che desiderava che ogni casa salesiana e opera salesiana fosse una casa, una scuola, una chiesa e un cortile.
Si è avuta una vera sensazione di “nuovo inizio” e della possibilità di “costruire nuovi ponti a Battersea” intorno a questo progetto e alle nuove strutture disponibili. Si tratta della possibilità di ricominciare, di attraversare i confini tradizionali di casa, scuola e chiesa, e di lavorare insieme per il bene dei giovani. È anche una grande opportunità per uscire da questi edifici tradizionali e raggiungere tutte le persone, nello spirito della “Chiesa Missionaria” di Papa Francesco.
I principali ospiti alla cerimonia di apertura sono stati l’arcivescovo di Southwark, mons. Peter Smith, che ha benedetto la nuova casa; don Martin Coyle, Ispettore della Gran Bretagna; don Michael Casey, SDB, Ispettore dell’Irlanda; Jane Ellison, Deputata della circoscrizione di Battersea, Balham e Wandsworth; la sig.ra Tessa Strickland, del Consiglio locale; e il vescovo ausiliare emerito di Southwark, mons. Howard Tripp.
Il Preside dell’istituto San Giovanni Bosco, signor Simon Uttley, ha poi offerto alla Famiglia Salesiana alcune linee guida per il futuro dell’opera, invitando tutti a “creare una rete di amorevolezza qui a Battersea”.
Infine, i 150 ospiti presenti alla cerimonia sono stati deliziati dallo spettacolo di danza realizzato dagli allievi dell’istituto salesiano “Thornleigh” di Bolton, che hanno interpretato il tema della costruzione di ponti con una performance dal titolo “Safe and Sound”.