Tra i presenti si segnalano don Maria Arokiam Kanaga, Consigliere per la regione Asia Sud, e gli Ispettori di Mumbai, Guwahati, Nuova Delhi e Tiruchy, oltre ai Delegati delle 13 principali reti rappresentate.
Dopo l’Eucaristia comunitaria e l’introduzione da parte di don Godfrey D’Souza, Ispettore di Mumbai, ogni commissione ha presentato i punti di forza, le sfide, le aspettative e i contributi che si potrebbero apportare ad altri reparti per conseguire l’obiettivo di costruire insieme il marchio “Don Bosco India”. Ciascun Delegato ha anche condiviso idee e opinioni sulla riorganizzazione della Conferenza delle Ispettorie Salesiane dell’Asia Sud (SPCSA) e su un database e un sito web comuni a tutti le reti.
Da parte sua don Kanaga ha rimarcato la necessità di collaborazione, invitando a guardare cosa manca ancora: “l’obiettivo è raggiungere il meglio che possiamo per la Congregazione, la nazione e i giovani”. Parole confermate anche da don Thomas Vattathara, Ispettore di Guwahati e membro dell’équipe che ha il compito di ridisegnare “Don Bosco India”.
Tra i settori in cui i Salesiani indiani devono ancora migliorare, la riunione ha indicato: realizzare un servizio come quello del “Jesuit Refugee Service” e curare l’ambiente.
Pubblicato il 29/02/2016