Una parte importante dei lavori ha riguardato le nomine: 9 i Superiori prescelti, per gli Stati Uniti Est (SUE), l’Italia Lombardo-Emiliana (ILE), il Portogallo (POR), l’Uruguay (URU), Brasile-San Paolo (BSP), l’Africa Tropicale-Equatoriale (ATE), l’Africa Meridionale (AFM), il Cile (CIL), e l’Australia-Pacifico (AUL).
Buona parte di questi nominati ha già avuto modo di giungere a Roma per incontrarsi con il Rettor Maggiore, il suo Vicario e i diversi Consiglieri e così ricevere alcune linee guida per il sessione di governo e animazione che li aspetta.
Altre nomine hanno riguardato i Vicari ispettoriali (13), gli Economi ispettoriali (7), Consiglieri ispettoriali con varie deleghe (47), i Direttori (175) e i Maestri dei Novizi (3).
Per quanto riguarda le opere, sono state approvate le erezioni canoniche di 2 comunità – comunità già stabili, con almeno 4 Salesiani professi attivi; ben 14, invece, le comunità aperte senza un’erezione canonica – presenze ancora piccole, con 2-3 confratelli, ma che costituiscono gli avamposti della diffusione del carisma e che indicano la vitalità e il dinamismo della Congregazione. Dodici, infine, le comunità che, dopo vari anni di sospensione, sono state canonicamente chiuse.
Un’altra parte importante dei lavori è stata costituita dallo studio delle numerose Visite Straordinarie condotte dai Consiglieri Generali – con almeno una relazione da presentare per ciascuno di essi e in alcuni casi, anche due.
Un argomento specifico, e meritevole di grande attenzione, è stato infine il piano di riconfigurazione delle Ispettorie salesiane a livello globale, che ha richiesto l’esame di ogni singola Ispettoria, Visitatoria e Delegazione della Congregazione.
In conclusione Don Á.F. Artime ha tenuto a sottolineare il clima di “comunione”, “fedeltà” e franchezza tra i membri del Consiglio e ha voluto ringraziare il personale salesiano e laico della Casa Generalizia per il servizio e il supporto offerti, ordinariamente e in particolare in occasioni delle sessioni plenarie.