I Salesiani hanno approfittato della fine dei combattimenti ad Aleppo per visitare insieme ai giovani alcune aree della città e per realizzare un video di saluto a quanti li hanno sostenuti e sostengono con la preghiera e il supporto materiale.
Afferma don Georges Fattal, Direttore dell’opera: “carissimi amici, nostri confratelli salesiani, benefattori, tutti quelli che hanno pensato a noi nelle vostre preghiere, con i vostri aiuti, vogliamo dirvi buon Natale qui dalla città di Aleppo dove abbiamo vissuto con i nostri giovani durante la guerra. Vogliamo dirvi veramente grazie e buon Natale”.
Da parte sua don Pier Jabloyan, aggiunge: “come Salesiani abbiamo voluto fare questi auguri proprio qui, in questo luogo distrutto per dirvi che c’è ancora speranza con questi giovani e altri giovani della città, altri religiosi, le chiese locali, per dire c’è sempre speranza. Ecco questi giovani adesso vogliono dire a tutti i salesiani, a tutti i benefattori, a tutti quelli che ci guardano, gli auguri di buon Natale a nome di Don Bosco di Aleppo. Buon Natale!”
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Pensando a loro, il Rettor Maggiore ha rivolto il seguente messaggio di Natale:
Miei cari fratelli Salesiani, Famiglia Salesiana, amici di Don Bosco: oggi, antivigilia di Natale, ho ricevuto il video con il messaggio di saluto per Natale da parte dei nostri confratelli di Aleppo e da questi meravigliosi giovani del Movimento Giovanile Salesiano.
Non ho potuto tacere la mia emozione. Vedere le rovine che parlano di morte e di dolore ha toccato il mio cuore. Ma m’interpella maggiormente e riempie di SPERANZA la Vita che annunciano i nostri fratelli e i nostri giovani.
Anche tra le rovine nasce la vita e nascerà ancora perché questa è la promessa eterna del nostro Dio, anche se esistono conflitti umani che portano alla distruzione.
Ammiro profondamente il messaggio e invito tutti a unirsi a loro nella preghiera per chiedere al Bambino Gesù che nasce, la PACE per il mondo, la PACE anche in Siria. E invito ad unirci in rendimento di grazie perché la loro testimonianza e fede ci rendono migliori.
Chiedo al Signore che sia Natale anche ad Aleppo quest’anno; che la tenerezza Dio e la carezza di Dio tocchi ogni cuore. Che la salvezza che viene da Lui ci guarisca a tutti.
Buon Natale miei cari fratelli, sorelle e giovani di Aleppo e di ogni posto in cui c’è la guerra.