Il Postulatore Generale sottolinea che “questo è un grande traguardo, frutto del lavoro fatto con passione e competenza dai membri del Tribunale diocesano e da quanti hanno dato il loro contributo, in particolare dalla Commissione storica e dal vice postulatore don Gabriel Cruz SDB”. Il Postulatore Generale chiederà ora al Dicastero delle Cause dei Santi di nominare un Relatore che guiderà nella preparazione della “Positio super martyrio” del Servo di Dio, che sarà redatta dal dott. Matteo Penati, collaboratore della Postulazione. L’Inchiesta diocesana si è svolta presso la curia arcivescovile di Lahore, in Pakistan, dal 15 marzo 2022 al 15 marzo 2024.
Akash Bashir nacque in Pakistan il 22 giugno 1994, in una famiglia umile, e studiò all’Istituto Tecnico “Don Bosco” di Lahore. Conduceva una vita come quella di qualsiasi altro giovane e aveva i suoi sogni per il suo futuro. Viveva con la sua famiglia, aveva amici sia a scuola, che al lavoro, gli piaceva fare sport e la preghiera era parte della sua vita. Si era impegnato a vivere da “cittadino onesto e buon cristiano”, come voleva Don Bosco, ed era diventato un volontario della sicurezza nella sua chiesa parrocchiale, in un momento in cui la situazione in Pakistan era preoccupante, con il rischio di incontrare attentatori suicidi che prendevano di mira luoghi religiosi.
Il 15 marzo 2015, una domenica mattina, infatti un attentatore suicida tentò di entrare nella chiesa di San Giovanni a Youhanabad, quartiere cristiano di Lahore, che in quel momento aveva al suo interno oltre 800 fedeli partecipanti alla Messa. Quando si rese conto della situazione, Akash non esitò a sacrificare se stesso per impedire che l’attentatore provocasse una strage in chiesa.