Come ha spiegato don Guillermo Basañes, Consigliere Generale per le Missioni Salesiane, quest’anno viene proposta come focus specifico l’America Latina per tre ragioni. La prima è fare memoria storica. È urgente che le generazioni salesiane più giovani riscoprano la storia missionaria degli inizi e studino con attenzione l’esperienza di questi pionieri e la diversità delle metodologie di evangelizzazione.
In secondo luogo, è un modo per promuovere il volontariato giovanile salesiano, che in particolare coinvolge giovani laici in iniziative di vario tipo, affinché si diriga verso le comunità indigene delle regioni americane.
Infine, serve a stimolare vocazioni missionarie ad gentes. Molte di queste persone indigene non si sarebbero salvate, già non esisterebbero più se non fosse stato per dei giovani salesiani che diedero fino al loro ultimo respiro per loro.
La Giornata Missionaria Salesiana vuole aiutare tutta la Famiglia Salesiana a conoscere l’impegno missionario della Congregazione, ad aprire gli occhi alle nuove realtà missionarie per superare ogni tentazione di chiudersi nel proprio contesto, e a ricordarsi del respiro universale del carisma salesiano.
Il Rettor Maggiore aggiunge che è necessario entusiasmare tutta la Famiglia Salesiana nello zelo per l’evangelizzazione dei giovani e delle persone, per il Primo Annuncio di Gesù, perché la Famiglia Salesiana è nata missionaria e non può essere che tale.
Come di consueto, anche quest’anno la Giornata Missionaria Salesiana è accompagnata da diversi sussidi, come ad esempio il poster, che ne favoriscono la comprensione, la diffusione e la successiva messa in opera.
Su ANSChannel attualmente è disponibile un video in cui don Martín Lasarte, del Settore per le Missioni, presenta il significato della giornata. Nelle prossime settimane sarà invece diffuso un video che mostrerà alcune esperienze missionarie tra le popolazioni indigene dell’America Latina.