Ecco perché la pubblicazione di Chiamati all’Amore con Speranza. Strenne salesiane di Don Ángel Fernández Artime, SDB, ci consente una riflessione che coniuga passato, presente e futuro dell’eredità spirituale di San Giovanni Bosco. Tanto più che il Rettor Maggiore, nominato cardinale il 30 settembre 2023 verrà ordinato vescovo il 20 aprile prossimo e riceverà da Papa Francesco un nuovo mandato.
In questa eredità anche le estreme che il santo scriveva per i suoi ragazzi e seguaci ogni anno trovano un posto. Il suo X Successore, Don Á.F. Artime, continuando la tradizione, ne ha scritte dieci, a partire dal 2015, a pochi mesi dall’elezione. Con quali contenuti? Il tema scelto per il Bicentenario della nascita del fondatore (1815) è come “Don bosco, con i giovani, per i giovani”.
“Dire come Don Bosco oggi è prima di tutto raccontare il riscoprire in tutta la sua pienezza lo spirito di Don Bosco, che oggi come ieri deve avere tutta la sua forza carismatica e tutta la sua attualità – scrive il Rettor Maggiore –. Di tutto quello che si potrebbe esplicitare su queste realtà carismatica mi permetto di sottolineare due aspetti in questo momento: la carità pasturale (o il cuore del Buon Pastore) e la sua capacità di leggere l’’oggi’ per preparare il ‘domani’”
“Con Gesù percorriamo insieme l’avventura dello spirito” è l’invito per il 2016. “Dire con Gesù significa che egli è la porta d’entrata e il centro di tutta la nostra riflessione – esplicita il X Successore di Don Bosco –. È l’affermazione che solo con Gesù in Gesù e da Gesù potremmo fare un cammino che sia realmente significativo e decisivo per la nostra vita”.
Il futuro cardinale non manca di sintonizzare il movimento salesiano con le stagioni ecclesiali e così la strenna del 2017 fa approfondire il messaggio dell’Amoris Laetitia. Il titolo è “Siamo famiglia! Ogni casa a scuola di vita e di amore”. Anche il sinodo del 2018 dà alla Famiglia Salesiana l’opportunità di sintonizzarsi con la Chiesa, tanto più che il tema è quello giovanile. “Coltiviamo l’arte di ascoltare e di accompagnare”. Del 2019 è il forte invito alla santità che viene da Papa Francesco con la Gaudete et Exultate, sottolineato dal Rettor Maggiore con “La Santità anche per te”.
L’anno 2020, con la Strenna “Buoni cristiani e onesti cittadini” è un richiamo all’azione evangelizzatrice e catechizzante del carisma salesiano. “In un presente fragile e frammentato – egli scrive – dove la dimensione politica della vita si pensa molte volte sia convivente con la corruzione e la mancanza di etica, dove esiste l’anemia di una prassi che punta soprattutto all’individualismo, dobbiamo riproporci di educare i nostri giovani all’impegno nel servizio di una cittadinanza onesta in ambito politico-sociale”.
L’esperienza del Covid-19 permea la Strenna del 2021, che così ha per titolo “Mossi dalla speranza”. Di fronte alla tragica epidemia Don Á.F. Artime spinge a guardare a Cristo. “Lo sguardo di fede nell’incontro con Gesù è ciò che rende differenti il modo di guardare la vita, il modo di sentire nel cuore. Così il modo di prendere decisioni e di discernere ciò che ha non ha valore viene segnato in quell’incontro da persona a Persona”.
Nel quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, il 2022, viene dedicata una Strenna educativo- pedagogica di grande valore, con il titolo, “Fate tutto per amore, nulla per forza”. È un invito da accogliere come preziosa regola di vita personale: “Diventa un orientamento quando si tratta di accettare un compito, di assumere l’atteggiamento con cui svolgere una missione, accogliere una responsabilità e un servizio per gli altri. Essa sostiene e dà consistenza ad un’opzione e ad un modo di vivere da cristiani in sintonia con la decisione stessa di Dio, che ci ha creati e resi liberi”.
La strenna del 2023 spinge la Famiglia Salesiana ad attenzionare la dimensione secolare e laicale della propria missione, con un titolo fortemente evangelico: “Come lievito nella famiglia umana d’oggi”. È una prospettiva che indica che il carisma salesiano è completo quando la vocazione e la missione sono vissute nella reciprocità e complementarità delle diverse chiamate. Proprio questo dovrebbe essere il senso profondo della famiglia salesiana un vasto movimento apostolico per la salvezza dei giovani” afferma il Rettor Maggiore.
La decima Strenna è dedicata al sogno che fece San Giovanni Bosco bambino nel 1824. Don Á.F. Artime lo chiama “il sogno che fa sognare”. Proprio così fu per Don bosco, per i tanti che l’hanno seguito e si spera per i molti che vorranno e potranno farlo, scommettendo su Dio.
Don Giuseppe Costa, SDB,
Co-portavoce della Congregazione Salesiana