Accolti a braccia aperte, come da uno di famiglia, i salesiani sono così venuti a sapere che il nuovo incaricato della guida dell’Università di Betlemme da ragazzo è cresciuto in una parrocchia salesiana; che ha studiato filosofia sui libri di testo di don Pietro Chinaglia, SDB, “mentore” di generazioni di giovani; e che si è laureato in Sacra Scrittura con don Horacio Lona, SDB, un eminente biblista del Centro di Benediktbeurn, in Germania, e poi all’Università di Buenos Aires. Soprattutto, il nuovo Vicecancelliere si è detto lieto dell’accordo di collaborazione per la cogestione della “Facoltà di Ingegneria e Scienze Applicate” (SEEN, in inglese).
In risposta, i Figli di Don Bosco hanno ribattuto che la reciproca stima e collaborazione risale ai pionieri fondatori delle due presenze religiose sul territorio – don Antonio Belloni e Fratel Evagre Longuenesse, nel 1876; che già oltre 100 anni fa, il 10 febbraio 1923, venne installato il collegamento dall’officina salesiana alla residenza lasalliana, per fornirla dell’energia elettrica; che per un’ottantina d’anni furono i preti salesiani a prestare il ministero sacerdotale a favore dei ragazzi della scuola…
Riguardo al presente: dopo un veloce accenno alle serie difficoltà create dalla guerra in corso, si è fatto il punto sull’avvio del programma SEEN: dal settembre scorso le lezioni teoriche si svolgono negli ambienti lasalliani, e la pratica nei laboratori salesiani, sotto la guida di due professori qualificati, che sono stati assunti come Associati dall’Università.
Si è pure accennato ai 12 corsi di Formazione Professionale che i Figli di Don Bosco offrono a circa 250 giovani adulti, e al recente accordo con il “Terra Santa College” per un biennio di maturità tecnica in Elettricità, che permetterà poi ai diplomati di accedere al SEEN. A questo proposito, il Vicerettore, anch’egli exallievo salesiano, all’epoca dei corsi di Filosofia e Teologia nel seminario patriarcale di Beitgiala, ha conferma che in tutta la regione queste forme di collaborazione fra tre congregazioni religiose per la formazione dei giovani palestinesi hanno fatto un’impressione molto buona. E il Vicecancelliere, in aggiunta, ha confermato che i tre sindaci di Betlemme, Betgiala e Betsahur, oltre al loro compiacimento, gli hanno chiesto che si potenzi l’offerta “a servizio della comunità locale”, soprattutto in questi tempi di accresciuta disoccupazione ed emigrazione.
Il prof. Youil Anastas, Vicerettore per gli Affari e le Proprietà, ha messo al corrente dei progetti che l’Università di Betlemme intende finanziare per garantire che il SEEN sia un successo. I salesiani, da parte loro, hanno accennato al coinvolgimento del Polo Universitario Salesiano di Barcellona. E il Prof. Santos González ha concluso raccomandando due cose che gli stanno a cuore: la revisione generale dei programmi di tutte le Facoltà dell’Università, in cui verrà integrata la SEEN; e il potenziamento e l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, compresa l’Intelligenza Artificiale.
“Le basi storiche sono solide, le sfide del futuro le affronteremo insieme, con l’aiuto dei nostri santi Don Bosco e Jean-Baptiste De La Salle!” ha commentato don Giovanni Caputa, SDB, uno dei salesiani presenti all’incontro.
