La Fondazione “Flora Family” è stata istituita nel 1998 dalla famiglia di William R. Hewlett (cofondatore della Hewlett-Packard Company) e di sua moglie, Flora Lamson Hewlett, per sostenere il progresso sociale, il benessere ambientale e lo sviluppo culturale.
“Don Bosco Fambul” offre una serie di programmi per aiutare a sostenere i giovani che vivono in strada, le ragazze che hanno subito abusi, le giovani costrette a prostituirsi e i giovani in difficoltà con la legge. Grazie a questo finanziamento, “Don Bosco Fambul” ha potuto aggiungere un responsabile dei programmi, un responsabile dell’advocacy e un responsabile della comunicazione.
Grazie al supporto del personale, “Don Bosco Fambul” può sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sfruttamento sessuale dei minori e promuovere il numero verde “Child Line 525”, per denunciare abusi e crimini commessi contro i minori. Attraverso una campagna di advocacy, inoltre, lo staff di “Don Bosco Fambul” ha potuto fornire informazioni sui reati a sfondo sessuale, sui diritti dei minori, sullo sfruttamento sessuale e sulle conseguenze della violazione di queste leggi. È stato possibile, poi, nei casi necessari, fornire indicazioni sui canali di accesso alla giustizia.
“Don Bosco Fambul”, che nel 2023 ha festeggiato il suo 25° anniversario, gestisce una casa di accoglienza per ragazze che hanno subito abusi sessuali e che hanno bisogno di sostegno ed educazione. Riconoscendo il bisogno specifico di queste giovani, don Jorge Crisafulli, attuale Superiore dell’Ispettoria Africa Nigeria e Niger (ANN), quando era Direttore del “Don Bosco Fambul”, creò il programma “Girls Shelter OS+”, all’interno di un centro terapeutico. Dal suo avvio, sei anni fa, il programma ha cambiato la vita di oltre 600 ragazze.
“L’obiettivo principale del programma Girls Shelter OS+ è quello di raggiungere le ragazze minorenni coinvolte nella prostituzione e di aiutarle a uscire dalla strada, offrendo loro un ambiente sicuro dove possano accedere alla riabilitazione olistica e alla guarigione fisica, psicologica e spirituale – ha spiegato don Crisafulli –. L’obiettivo è aiutarle a recuperare la loro dignità attraverso l’educazione e la formazione professionale e a reinserirsi nella loro comunità”.
Una giovane donna di nome Mable, che è stata una delle beneficiarie del programma, ha raccontato: “Ho avuto l’opportunità di accedere alle risorse necessarie per cambiare la mia vita, tra queste, l’istruzione presso il Centro di Formazione Professionale di Portree, dove ho studiato da parrucchiera. Durante la formazione mi sono stati forniti cibo, vestiti e assistenza finanziaria. Quando mi sono diplomata, mi è stato persino consegnato un kit per l’avviamento di un’attività e oggi mi guadagno da vivere grazie al mio salone”.
Inoltre, gli assistenti sociali che lavorano per “Don Bosco Fambul”, vanno per le strade, nei quartieri più poveri e nei mercati, per aiutare i giovani più vulnerabili e per incoraggiarli a partecipare ai programmi offerti. L’organizzazione dispone di quattro grandi edifici, di una clinica, di alloggi per volontari e operatori sociali, di una casa per la comunità salesiana e di una cappella. È l’unico programma di questo tipo in Africa occidentale, che offre alle ragazze che hanno subito abusi sessuali o sono state costrette a prostituirsi un ambiente sicuro per superare i loro traumi ed iniziare una nuova vita.
Fonte: Salesian Missions