Cambogia – In Cambogia i popoli indigeni parlano a “Voices”

29 Gennaio 2024

(ANS – Kep) – L’équipe di Comunicazione Sociale della Delegazione salesiana della Cambogia, appartenente all’Ispettoria “San Paolo” della Thailandia (THA), ha organizzato, nei giorni 27 e 28 gennaio, l’innovativo programma di “Voices” presso il centro “Don Bosco” di Kep – una scuola tecnica e un centro per bambini del sud-est della Cambogia –, con la partecipazione di rappresentanti di otto gruppi indigeni.

In continuità con la precedente edizione di “Voices”, svoltasi a Hua Hin, in Thailandia, nel mese di settembre 2023, don Albeiro Rodas e Bonny Seun, Exallievo del “Don Bosco Kep” e leader indigeno Jarai, hanno progettato questa nuova edizione, invitando diversi gruppi indigeni della Cambogia, soprattutto della provincia settentrionale di Ratanakiri, ma anche di altre province come Oddar Menchey, la terra ancestrale del popolo Kuy, a venire ad esprimersi.

L’evento è iniziato con l’inaugurazione davanti alla simbolica riproduzione della Casa dei Becchi, con le parole introduttive di don Albeiro Rodas, Direttore del centro, seguite dal messaggio di don Harris Pakkam, del Settore di Comunicazione Sociale di Roma, Direttore Editoriale di ANS. È seguita la tradizionale benedizione da parte di tutti gli anziani degli otto gruppi, che hanno pregato insieme per benedire il luogo e l’intero programma.

L’incontro si è svolto nella “Sala Rong” che aveva sullo sfondo immagini e disegni indigeni tradizionali, slogan e citazioni dei popoli indigeni. Dopo una breve autopresentazione da parte di tutti i partecipanti, è stata spiegata la dinamica del programma, ovvero le discussioni di ciascun gruppo indigeno, seguite dalla condivisione in assemblea. Gli indigeni hanno dunque raccontato la loro identità, la lingua, le tradizioni, la spiritualità, il territorio e le sfide. Indossando i loro costumi tradizionali, un giovane e il “Cha Thom”, l’anziano, hanno spiegato agli altri questi argomenti, aggiungendo storie, difficoltà, proposte di soluzioni e richieste di aiuto.

Nel corso dell’incontro è arrivato anche il saluto online di don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, che ha generato grande entusiasmo e gratitudine tra gli indigeni, che hanno sentito quanto la Congregazione Salesiana sia al fianco dei popoli indigeni. La prima giornata si è quindi conclusa con una serata culturale e con le musiche e le danze tradizionali ancestrali eseguite dagli studenti di vari gruppi indigeni.

Il secondo giorno è stato caratterizzato da un’appassionata condivisione, da parte delle popolazioni indigene, che hanno espresso le loro preoccupazioni sulle sfide che devono affrontare, ma anche le speranze e le aspirazioni per il loro futuro. Nel pomeriggio, tutti i partecipanti sono partiti per una visita alla montagna del Parco Nazionale di Bokor, un luogo sacro per i cambogiani. Sul monte Bokor, tutti i partecipanti si sono riuniti all’interno di una chiesa cattolica abbandonata da cento anni per un momento di preghiera. È seguita una breve cerimonia guidata da don Rodas e don Pakkam, in cui tutti hanno espresso simbolicamente il loro impegno a proteggere e difendere i diritti e le tradizioni indigene e a condividerne la conoscenza con il resto del mondo.

La cerimonia conclusiva di “Voices” si è gioiosamente svolta attorno a un falò, sotto la luna piena, ed è stata l’occasione per gli otto gruppi indigeni cambogiani, rappresentati da un anziano e da un giovane, per condividere le proprie impressioni e l’impatto del programma “Voices”. Gli anziani hanno manifestato gratitudine per la consapevolezza che questo programma ha creato, per l’opportunità di esprimere loro stessi e per aver potuto conoscere la situazione degli altri gruppi indigeni. Hanno anche suggerito che tutte le discussioni e le condivisioni di “Voices” Cambogia vengano documentate e pubblicate in un libro in lingua khmer e inglese.

Un anziano del gruppo indigeno Lun ha dichiarato: “Sono grato per aver ricevuto questo invito a partecipare. È la prima volta che incontro membri di altri gruppi indigeni e ho trovato non solo molte somiglianze nelle nostre tradizioni, ma anche nei nostri problemi e nelle nostre sfide”.

Un altro giovane del gruppo indigeno ha osservato: “Voices ci ha fornito una piattaforma per unirci, proteggerci e dare voce alle nostre preoccupazioni. Faremo di tutto per documentare il nostro patrimonio e condividere le nostre tradizioni con il resto del mondo”.

Parlando dei risultati del programma “Voices”, don Albeiro Rodas ha osservato: “Sono contento che il ‘Don Bosco’ di Kep possa prendere l’iniziativa di unire, accompagnare e guidare i gruppi indigeni della Cambogia. Quest’anno abbiamo avuto i rappresentanti solo di otto gruppi e il prossimo anno spero che avremo anche quelli degli altri gruppi esistenti”.

Bonny Seun, il giovane leader indigeno del gruppo Jarai che ha coordinato l’intero evento, ha dichiarato: “Quest’è un evento storico per gli indigeni, poiché è la prima volta che si riuniscono sotto la piattaforma ‘Voices’ per partecipare, parlare e discutere. Spero che si crei una maggiore consapevolezza sulla situazione e sulla condizione delle popolazioni indigene, che hanno i propri sogni e un loro futuro”.

All’evento hanno partecipato, inoltre, Mark Saludes, giornalista dell’agenzia di stampa “Licas” di Bangkok, e diversi studenti del “Don Bosco” di Kep, appartenenti a vari gruppi indigeni.

 

NOTIZIE CORRELATE

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".