“Nessuno è rimasto ferito nell’incidente! Ringraziamo Dio! E che la sua volontà e la sua gloria prevalgano sempre!” ha commentato in merito don Jacob Thelekkadan, salesiano indiano missionario nel Paese, che da poco dopo lo scoppio della guerra risiede nella casa “Dar Mariam” delle FMA.
Sebbene in gran parte dimenticata dal mondo esterno, la guerra in Sudan continua, coinvolge diverse fazioni di paramilitari oltre all’esercito nazionale, ed è già arrivata al 265° giorno di combattimenti, morti, e distruzioni. Con i dati ufficiali fermi allo scorso ottobre, si calcolano comunque circa 10mila vittime e quasi 12mila feriti, mentre secondo le informazioni diffuse dall’Ufficio Internazionale per le Migrazioni delle Nazioni Unite alla fine del 2023 il conflitto aveva causato quasi 6 milioni di sfollati interni e oltre 1,5 milioni di rifugiati in altri Paesi.
La casa “Dar Mariam” delle Figlie di Maria Ausiliatrice – che oltre alle religiose e a don Jacob ospita anche diverse mamme e bambini e un gruppo di uomini, alcuni dei quali anziani e malati – era stata già colpita dalla guerra neanche due mesi prima di quest’ultimo episodio: al mattino del 3 novembre 2023, infatti, era stata centrata da un grosso ordigno. Anche in quel caso erano stati registrati gravi danni a diverse aule e strutture dell’opera, ma provvidenzialmente solo pochi feriti lievi.
https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/19890-sudan-gli-spari-di-un-cecchino-generano-un-incendio-nella-casa-delle-fma-a-karthoum#sigProId901a024cbb