La cosiddetta “bussola salesiana” è uno strumento, sotto forma di libretto, creato due anni fa per agevolare i responsabili e gli animatori dei centri educativi salesiani a fare il punto su ciò che la caratterizza: perché in una scuola salesiana l’obiettivo è formare “cittadini responsabili, attivi, critici e solidali” e il giovane deve essere sempre considerato nella sua interezza: cioè curando la dimensione intellettuale e manuale, ma anche quelle spirituale, emotiva, fisica e artistica.
Nell'organizzazione di un istituto, scuola o Centro di Formazione Professionale, nella gestione organizzativa, nell'insegnamento, nelle attività e persino nell’amministrazione e nelle finanze, che tipo di casa salesiana si sta formando? Questo è stato l’interrogativo che ha guidato i lavori di La Crau.
Per aiutare i partecipanti a condividere le loro esperienze e le loro convinzioni più radicate, mettendole in rapporto alla realtà di ciò che accade in ciascuna delle loro case, i lavori sono stati segnati e indirizzati da tre figure “ispiratrici”: don Joseph August Arribat, fondatore della casa de “La Navarre”, riconosciuto Venerabile dalla Chiesa Cattolica; Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice (1837-1881), e ovviamente Don Bosco (1815-1888).
Poi è stato il tempo dei confronti, dei dibattiti e delle condivisioni, per far emergere i punti di riferimento che uniscono ancora oggi le équipe educative attorno a quello che nella rete dei centri salesiani è conosciuto come “Progetto Educativo Pastorale Salesiano” (PEPS).
Ad alimentare il dialogo sui vari punti sono stati i rappresentanti di nove case salesiane: le scuole elementari “Carlhian-Rippert” (Briançon), il centro “Don Bosco” di Nizza, l’istituto “Nazareth” (Nizza), l’istituto “Don Bosco” (Saint-Cyr-sur-Mer), il centro diurno “Bon Accueil” (Tolone), la scuola-istituto-liceo Sévigné (Marsiglia), l’istituto “Pastré-Grande Bastide” (Marsiglia), il liceo “Don Bosco” di Marsiglia e, per l’appunto, il centro anfitrione dell’evento, la scuola secondaria “Saint-Joseph” di “La Navarre” (La Crau).
Tutti questi istituti assieme accolgono circa 8.200 alunni, dalla scuola materna al livello successivo alla maturità.
Questo tempo forte di confronto e discernimento – e anche di convivialità e spiritualità, alla maniera salesiana – è stato preparato dal Servizio Formazione e Tutela, sotto il coordinamento di Christophe Cortes, Direttore dell’istituto “Saint-Joseph” di “La Navarre”, e dei suoi collaboratori.
Fonte : Don Bosco Aujourd’hui