L’arrivo di quest’urna in Kenya fa parte del progetto di destinare una reliquia insigne del santo torinese a diverse realtà salesiane di tutto il mondo, come segno di unità della Famiglia Salesiana globale e stimolo alla crescita della salesianità. Nei mesi scorsi sono giunte delle urne analoghe a Cherrapunjee, in India; a Hong Kong, in Cina; e a Panama.

Nel suo arrivo ad Utume l’urna ha ricevuto l’omaggio dei ragazzi bisognosi accolti nel centro salesiano di Langata e dalla Famiglia Salesiana locale, guidata dall’Ispettore, don Giovanni Rolandi.

Nell’offrire il pensiero della “Buona notte”, l’Ispettore ha raccontato: “quando arrivai in Kenya, parecchi anni fa, c’erano molte cose che non avrei mai immaginato. Come ad esempio, poter accogliere Don Bosco nella nostra Ispettoria, cosa avvenuta nel dicembre 2011, durante la peregrinazione mondiale dell’urna; e tantomeno poter accoglierlo nuovamente, e questa volta con Lui che torna per restare con noi per sempre!”.

Don Rolandi ha spiegato di aver ricevuto oltre un anno fa un’email da Roma in cui gli si chiedeva la disponibilità ad accogliere in forma permanente un’urna di Don Bosco. L’idea del Rettor Maggiore e del suo Consiglio è stata quella di rendere Nairobi un luogo di pellegrinaggio salesiano, dato che il Kenya è anche piuttosto facilmente raggiungibile dal resto del continente.

Oggi quell’intuizione si sta concretizzando. “È un privilegio: stiamo ospitando Don Bosco in terra africana, a nome di tutta l’Africa-Madagascar! Ed è anche una sfida per tutta la Famiglia Salesiana in Africa Est!” ha aggiunto l’Ispettore, rimarcando come con la presenza dell’urna si vada compiendo sempre più il sogno missionario di Don Bosco e la crescita dell’Africa salesiana.

“Don Bosco è in Africa e non ci lascerà mai!” ha infine concluso.

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