RMG – Visita del Rettor Maggiore a Nazareth in occasione del Centenario della Consacrazione della Basilica di Gesù Adolescente

01 Settembre 2023

(ANS – Roma) – Per celebrare il Centenario della Consacrazione della Basilica di Gesù Adolescente a Nazareth, avvenuta il 6 settembre del 1923, il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime raggiungerà domani, 2 settembre 2023, la città che vide la crescita e maturazione di Gesù all’interno della Santa Famiglia; e nella giornata di domenica 3 celebrerà all’interno della basilica una Messa solenne di ringraziamento per l’importante anniversario.

L’arrivo del Rettor Maggiore in Terra Santa è previsto nel pomeriggio di sabato. L’Ispettore dei salesiani del Medio Oriente, don Aleandro León, insieme ad una delegazione di salesiani, si recherà direttamente all’aeroporto, accoglierà il X Successore di Don Bosco e lo accompagnerà fino alla casa salesiana nella città. Lì il Rettor Maggiore saluterà i giovani presenti e pregherà con loro, prima di offrire a tutti quanti il suo pensiero della “buonanotte salesiana”.

Al mattino di domenica, dopo le Lodi comunitarie, Don Á.F. Artime presiederà la solenne Eucaristia di apertura del centenario della basilica salesiana, che costituirà l’atto fondamentale della sua breve, ma significativa visita a Nazareth e nei territori dell’Ispettoria salesiana del Medio Oriente (MOR), dedicata proprio a “Gesù Adolescente”. Nel primo pomeriggio, infatti, dopo il ricevimento festoso per l’occasione e un tempo di agape con i salesiani della comunità, il X Successore di Don Bosco prenderà la strada del ritorno verso l’aeroporto, da cui volerà con direzione Torino.

La grande e bella basilica di Gesù Adolescente a Nazareth è frutto della visione dell’abbé Maxime Caron, Rettore del seminario minore di Versailles, a Parigi, e apostolo della devozione a Gesù Adolescente. Questi nel 1901, saputo che a Nazareth i salesiani avevano avviato un’opera e una pia associazione secondo questa devozione, fondò un’associazione simile, gemellata con quella di Nazaret, e cominciò a sostenere finanziariamente l’opera salesiana. Nel 1905, dopo aver visitato la casa salesiana in Terra Santa, espresse il sogno di affiancare ai servizi educativi e sociali già avviati una grande chiesa. L’anno successivo Madame Charlotte de Cevilly, vedova del comandante francese Léon Foäche (+1890), venuta a conoscenza dell’idea dell’abbé Caron, mise a disposizione la sua eredità per edificare il santuario di Gesù Adolescente; e dopo l’intesa da lei raggiunta a Torino con Don Michele Rua, I Successore di Don Bosco, venne avviata la grande impresa.

Nel 1907 venne posta la prima pietra e il giornale francese Le Figaro lanciò una sottoscrizione per raccogliere fondi a favore della costruzione del santuario. I lavori durarono anni, complicati e rallentati anche dalla Prima Guerra Mondiale e dai mutamenti politici e militari nella regione seguiti alla Grande Guerra. Infine, il 6 settembre del 1923, la solenne consacrazione della chiesa come centro mondiale del culto a Gesù Adolescente – e infatti alla vigilia della festa la lista degli iscritti alla pia associazione promossa dai salesiani raggiungeva già i 20mila nominativi.

L’evento della consacrazione ebbe notevole risonanza sulla stampa locale ed estera. Grande fu la partecipazione di fedeli e pellegrini, giunti anche dalla Francia – tra di essi anche l’abbé Caron – come da numerosi altri Paesi. Seguì una settimana di celebrazioni, manifestazioni religiose e culturali, animate da autorità civili e religiose, europee e locali. Vi parteciparono anche i salesiani dell’allora Ispettoria Orientale, tra i quali il venerabile Simone Srugi, concittadino di Gesù e suo convinto imitatore.

A motivo del centenario i salesiani di MOR hanno elaborato un agile libretto speciale (disponibile a fondo pagina in italiano, inglese, francese ed arabo), nel quale è riportato tra l’altro un messaggio del Rettor Maggiore, che afferma in materia:

“Che modello bello e affascinante per gli adolescenti e i giovani è quello di nostro Signore come giovane che si apre alla vita, come adolescente che nella scuola di Nazaret, con Maria e Giuseppe, ha vissuto ‘anni preziosi di formazione preparandosi alla missione’. Così si è espresso il Santo Padre, Papa Francesco. E così deve continuare a essere per ogni adolescente e giovane che qui, e in ogni parte del nostro mondo, possa prepararsi nella ‘scuola salesiana della vita’, alla missione che il Signore gli offrirà più tardi, perché per ognuno di loro il nostro Dio ha preparato un ‘sogno’ che diventerà realtà nella sua vita”.

InfoANS

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