“Uno dei giovani che ha beneficiato di questa donazione è un ragazzo abbandonato che ringrazia e prega sempre per le persone che ci donano”, ha detto don Louis Malama, il salesiano parroco di Rundu che ha supervisionato il progetto. “Questo programma di colazione significa molto per i giovani e le famiglie che serviamo. Siamo davvero grati ai benefattori che ci aiutano a sostenere il nostro lavoro”.
Il Centro Giovanile “Don Bosco”, aperto nel 2002, offre accoglienza e sostegno di vario tipo ai giovani in condizione di strada. L’opera salesiana offre corsi di informatica a 65 studenti, scuola materna a 70 bambini e lezioni scolastiche a 104 studenti che in precedenza avevano abbandonato gli studi. Inoltre, più di 80 giovani frequentano le attività oratoriane quotidiane, compresi i programmi sportivi.
Secondo la Banca Mondiale, la Namibia è uno dei nove Paesi africani considerati a reddito medio-alto, ma la povertà è ancora molto diffusa, con squilibri di ricchezza estremi. Il tasso di povertà della Namibia è del 32%, con un tasso di disoccupazione del 29,6%. La povertà in Namibia è più acuta nelle regioni settentrionali di Kavango, Oshikoto, Zambesi, Kunene e Ohangwena, dove più di un terzo della popolazione vive in condizioni di povertà. E la presenza dell’HIV nel Paese è attestata al 16,9%.
I programmi salesiani in Namibia si concentrano principalmente sull’educazione. L’istruzione primaria e secondaria salesiana nel Paese aiuta i giovani a prepararsi per i successivi studi tecnici, professionali o universitari. Altri programmi salesiani, poi, aiutano a sostenere i giovani poveri e le loro famiglie, soddisfacendo i loro bisogni fondamentali di alloggio, adeguata alimentazione e cure mediche.
Fonte: Mission Newswire