Nel primo lotto dell’edificio, inaugurato sul finire dell’anno scorso, il progetto ha previsto l’installazione di un generatore, di condizionatori d’aria, scaldabagni e di un marciapiede all’esterno dell’edificio, nonché la costruzione di barre metalliche sulla facciata dell’edificio e di cancelli. Sono stati inoltre completati la sala espositiva al piano terra, la tinteggiatura interna e l’impianto elettrico dell’edificio.
“Siamo grati ai nostri benefattori che hanno fornito i fondi per permettere agli studenti salesiani di avere un posto sicuro e confortevole dove vivere mentre completano i loro studi – ha dichiarato don Timothy Ploch, Direttore ad interim di Salesian Missions – Senza questo convitto molti di questi studenti non sarebbero stati in grado di continuare la loro istruzione e prepararsi per la forza lavoro”.
I salesiani sono attivi in Paraguay da oltre 125 anni, essendosi stabiliti ad Asunción nel 1896.
Il Paese è uno dei Paesi più poveri del Sud America e quasi il 23% della sua popolazione, di 6,5 milioni di persone, vive in condizioni di povertà, guadagnando meno di 1 dollaro al giorno. Il divario tra la ristretta classe benestante e l’ampia classe popolare è estremo e non offre praticamente alcuna mobilità sociale.
Le condizioni di povertà spingono i giovani a lavorare precocemente e la mancanza di alfabetizzazione, oltre a causare una debole base educativa, aggrava il problema; mentre l’educazione sarebbe invece la chiave fondamentale per risolvere questi problemi: i paraguaiani che hanno conseguito solo il diploma di scuola elementare hanno il doppio delle probabilità di vivere in povertà rispetto a coloro che hanno accesso alla scuola secondaria e la completano.
Ecco perché iniziative come quella sostenuta da “Salesian Missions” sono dei veri volani di sviluppo in favore dei più svantaggiati.
Fonte: Mission Newswire