La solidarietà degli italiani a sostegno degli sfollati riesce a rischiarare il clima di terrore in cui è piombato il centro Italia. Generoso è il contributo di diversi Oratori salesiani che in questi giorni hanno raccolto materiali di prima necessità (cibo, indumenti, medicinali, ecc) da destinare alle tendopoli. “Come cooperatori salesiani di Piedimonte Matese (CE) abbiamo preso parte alla raccolta di viveri organizzata dalla Protezione Civile locale”, racconta Cinzia, cooperatrice salesiana del posto. “In particolare abbiamo pensato di inviare prodotti per celiaci perché tra la popolazione ci sarà certamente qualcuno che ne avrà bisogno”.
Arrivano anche le prime disponibilità per l’accoglienza degli sfollati, come la comunità salesiana di Udine che tramite il suo direttore, don Igino Biffi, si è impegnata ad offrire una propria struttura. Disponibilità a studiare eventuali azioni a sostegno della popolazione colpita dal sisma anche da parte di don Mauro Mantovani, rettore magnifico dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Altro tavolo di proposte è stato aperto con don Riccardo Pascolini, presidente del FOI (Forum Oratori Italiani) e membro della Diocesi di Perugia. Trovandoci in momenti concitati, però, ogni modalità operativa di intervento verrà discussa nei giorni a seguire, tenendo conto delle direttive della Protezione Civile e della Caritas.
“Non possiamo restare inermi davanti a questi uomini e donne che hanno perso tutto” ha ribadito don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale. “In contatto con la Protezione Civile Nazionale e con la Caritas seguiamo gli sviluppi dell’emergenza pensando soprattutto al domani e a quali progetti potranno risollevare le zone terremotate. In particolare, come salesiano, non posso non pensare ai più giovani e al loro futuro”.