“Siamo molto grati a ‘MedShare’, che ha assicurato alla Famiglia Salesiana attiva sul campo in Ucraina l’accesso alle forniture mediche necessarie per curare i malati e i feriti – ha dichiarato nella circostanza don Gus Baek, Direttore di “Salesian Missions” –. Le organizzazioni salesiane di tutto il mondo si sono riunite per aiutare a sostenere i salesiani in Ucraina che stanno lavorando con gli sfollati interni all’Ucraina e con i rifugiati che sono fuggiti nei Paesi confinanti. Le necessità per quest’intervento sono enormi e tutti noi stiamo facendo la nostra parte”.
“Salesian Missions” ha lanciato già pochi giorni dopo lo scoppio della guerra un fondo per il soccorso d’emergenza umanitaria in Ucraina, finalizzato a fornire riparo, alimentazione e rifornimenti ai rifugiati in difficoltà. Questo fondo è uno degli altri sforzi di raccolta fondi che i salesiani presenti in più di 130 Paesi stanno facendo per sostenere i loro confratelli in prima linea in questa crisi – e con loro tutta la popolazione bisognosa che si riversa nelle case dei Figli di Don Bosco alla ricerca di aiuto e protezione.
Oltre al sostegno economico, i salesiani stanno inviando anche un grande supporto materiale, come mostrano anche le forniture mediche di “MedShare”. Ad esempio, grazie al coinvolgimento della fondazione statunitense “Bridge of Life”, due ambulanze sono state acquistate in Serbia, riempite di medicinali e poi guidate da due autisti serbi in Ucraina. Nonostante il viaggio sia stato pieno di difficoltà, le due ambulanze sono arrivate a destinazione in Ucraina.
In tutto il mondo i salesiani stanno rispondendo all’appello ad aiutare le persone in difficoltà in Ucraina e i rifugiati in fuga dalla guerra scappati nei Paesi vicini. I salesiani che vivono e lavorano in Ucraina sono rimasti nei loro centri e nelle loro opere e stanno aiutando le famiglie a trovare riparo e a nutrirsi.