In Spagna ci sono già più di 95 mila persone infettate dal coronavirus, il 10% di loro sono operatori sanitari, secondo i dati del governo. La cosa triste è che ogni giorno il numero dei morti aumenta, che ad oggi ammonta a 8.464. Tra il 10 e il 25 marzo sono state distribuite in tutta la Spagna quasi sette milioni di maschere, ma questo non basta.
“La carenza di mascherine, le testimonianze degli operatori sanitari... e, soprattutto, il desiderio di aiutare in ciò di cui c'è più bisogno in questo momento, è quello che ci ha fatto lanciare questa campagna”, spiega don José Antonio San Martín, Responsabile di “Misiones Salesianas”.
Normalmente la Procura Missionaria di Madrid è un’organizzazione che lavora guardando al Sud del mondo e ai giovani, ma in tempi straordinari, come quelli attuali, ha deciso di mettersi ad aiutare la comunità più vicina, quella spagnola, che tanto collabora con i Paesi più poveri. “Siamo un'organizzazione che sta dalla parte delle persone, soprattutto dei giovani, dei bambini più vulnerabili. E, in questa occasione, vogliamo che anche la popolazione spagnola senta la nostra prossimità”, prosegue il salesiano.
La Procura non agirà da sola: la società “Wottoline” collabora a questa campagna per assicurarsi che le mascherine raggiungano la loro destinazione.
“Dobbiamo aiutare i nostri eroi a continuare a combattere contro il coronavirus. Fate loro sapere che non sono soli” annunciano dalla Procura.
Per tutti coloro che vogliono collaborare, possono farlo dalla pagina web www.misionessalesianas.org
Misiones Salesianas, insieme a tutti coloro che le accompagnano, possono cambiare il futuro di milioni di persone. In questa occasione, aiutare i professionisti sanitari affinché possano continuare a salvare vite umane. Domani, a Dio piacendo, la Procura potrà tornare ad aiutare gli altri più vulnerabili, come ha fatto finora.