RMG – Il volontariato: qualcosa di significativo per Dio
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11 Giugno 2024

(ANS – Roma) – In molti Paesi l’estate è il momento in cui molti giovani si rendono disponibili per fare un’esperienza di volontariato. Per questo motivo in questo mese di giugno il Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, condivide alcune riflessioni sul significato cristiano e salesiano del volontariato.

Il fenomeno del volontariato ha conosciuto un notevole sviluppo negli ultimi decenni non solo tra i giovani, ma anche tra i professionisti e i pensionati. Ma cos’è veramente il volontariato?

È importante ricordare che persone di tutte le età svolgono attività semplici che sono sinonimo di volontariato, come aiutare nei centri di accoglienza per i senzatetto, allenare una squadra sportiva, fare da guida in un museo o partecipare al servizio civile per ripulire un quartiere. Oggi la maggior parte del volontariato si svolge nell’ambito di una particolare organizzazione o gruppo. Il suo scopo è quello di fare qualcosa a beneficio degli altri. Questi "altri" possono essere l’intera società, un particolare gruppo di persone o una causa.

Per sua natura, il volontariato è un servizio gratuito che si presta volentieri per aiutare e sostenere individui o gruppi, per filantropia, motivi religiosi o personali. Studi recenti indicano anche che le giovani generazioni fanno volontariato per i benefici che ritengono di poter trarre da questa esperienza nella loro vita personale e professionale. Alcuni preferiscono mettersi al servizio dando una mano alle loro cause preferite. Altri, invece, utilizzano le competenze specifiche per cui sono stati formati per sostenere le attività di advocacy, mentre altri ancora fanno volontariato per organizzazioni che si adattano alla loro fase di vita.

Certamente il volontariato non cambierà il mondo. Tuttavia, esso offre agli individui l’opportunità di fare la differenza attraverso il servizio gratuito. I volontari dedicano il loro tempo, le loro energie e i loro doni personali spinti dal desiderio genuino di fare la differenza e di creare un futuro migliore per tutti. Perciò, i volontari svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere un cambiamento positivo nel mondo che li circonda.

Il volontariato ha dei costi. I volontari mettono a disposizione il loro tempo, i loro doni e talvolta anche le loro risorse personali. È “una richiesta impegnativa” che “interrompe la propria vita quotidiana ordinaria”. A volte i volontari “danno” così tanto di sé stessi da essere stressati, in “burn out”, esausti e sopraffatti. Tuttavia, il volontariato è una strada a doppio senso. Rendere un servizio gratuito ha un impatto profondo e duraturo non solo su coloro che si mettono a servizio, ma anche sui volontari stessi.

Il volontariato offre eccellenti opportunità di imparare qualcosa di nuovo. Tramite il volontariato si acquisisce una mentalità più ampia e si aumentano la flessibilità, la resilienza, la fiducia in se stessi, la sensibilità interculturale, lo sviluppo dell’empatia, della compassione e della sensibilità alle problematiche sociali. Per alcuni giovani il volontariato fornisce l’ideale da raggiungere, dando più entusiasmo al vivere, oltre a chiarire e rafforzare la propria attenzione verso un determinato percorso professionale.

Il volontariato di ispirazione cristiana nasce dalla convinzione che la persona umana è a “immagine e somiglianza” di Dio che si è rivelato in Gesù Cristo entrando gratuitamente e umilmente nella storia e che insegna la carità come principio di relazione tra Dio e l’umanità e tra gli uomini. Esso offre l’opportunità a ogni discepolo missionario di vivere la chiamata evangelica al servizio nella vita quotidiana e non solo nelle situazioni di emergenza.

Il volontariato è un modo per vivere concretamente un principio chiave dell’insegnamento sociale cattolico: la solidarietà. La solidarietà è la convinzione che la Carità implica la preoccupazione per tutti, specialmente per i poveri. Come un’unica famiglia umana di figli di Dio, continuiamo a lavorare insieme per creare strutture sociali ed economiche che permettano a tutti di avere pari dignità e, allo stesso tempo, portino alla guarigione e alla conversione, indipendentemente dal nostro background etnico, economico, ideologico e religioso.

Papa Benedetto XVI ha sottolineato che il volontariato è un’esperienza personale dell’amore generoso di Dio in Gesù Cristo, che ci sfida a servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso atteggiamento. “Il lavoro dei volontari cattolici non può rispondere a tutte queste necessità, ma ciò non ci scoraggia. […] Il poco che possiamo riuscire a fare per alleviare i bisogni umani può essere considerato come il buon seme che germoglierà e recherà molti frutti. È un segno della presenza e dell’amore di Cristo che, come l’albero del Vangelo, cresce per dare riparo, protezione e forza a tutti coloro che ne hanno bisogno.” (Discorso ai partecipanti all’Incontro promosso dal Pontificio Consiglio «Cor Unum», 11 novembre 2011).

Don Bosco promosse diverse forme di volontariato tra i suoi ragazzi dell’Oratorio di Valdocco. Uno degli esempi più eclatanti fu durante l’epidemia di colera che colpì Torino dal 1° agosto al 21 novembre 1854, uccidendo 1.400 persone. Tuttavia, nessuno dei ragazzi dell’Oratorio inviati da Don Bosco a prendere cura delle vittime del colera fu contagiato. Oggi questo esempio continua attraverso il “Volontariato Missionario Salesiano” (VMS) come servizio di solidarietà, prestato gratuitamente da un giovane (17-35 anni), motivato dalla fede, inviato e accolto da una comunità, con uno stile missionario e secondo la pedagogia e la spiritualità di Don Bosco.

Invita anche tu i giovani a fare qualcosa di significativo per Dio attraverso il VMS!

 

Per la Riflessione e la Condivisione

Mi offro volentieri come volontario per servire gli altri?

Che cosa so del Volontariato Missionario Salesiano?

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