Papua Nuova Guinea – La presenza dei Salesiani Cooperatori nella Visitatoria PGS

(ANS – Port Moresby) – Da diversi mesi l’intera regione dell’Asia Est-Oceania si sta preparando all’incontro di formazione regionale per Salesiani Cooperatori (SSCC) e loro Delegati che avrà luogo dal 24 al 27 maggio in Cambogia. In vista di quell’appuntamento, il Superiore della Visitatoria “Papua Nuova Guinea-Isole Salomone”, don Alfred Maravilla, interviene sulla ventennale presenza dei SSCC in quei territori.

Come è sorta la vocazione dei SSCC nel territorio della Visitatoria?

In Papua Nuova Guinea (PNG) volevamo avviare l’esperienza dei Salesiani Cooperatori già dal 2000, ma era difficile trovare dei candidati idonei. All’epoca ero Direttore del centro “Don Bosco Gabutu” e decisi di invitare alcuni genitori che potevano essere interessati a vivere lo spirito di Don Bosco come Salesiani Cooperatori. Vennero circa in 15 genitori e uno di essi, Thomas Raivet, manifestò il suo interessamento. Così mi invitò a parlarne dopo la Messa domenicale nella sua parrocchia. Dieci laici risposero positivamente e divennero il primo gruppo di Salesiani Cooperatori in PNG, emettendo la loro promessa nel 2002. Sono seguiti poi altri gruppi di Salesiani Cooperatori a Kumgi, a Kokopo e a Gabutu.

L’anno scorso, nel 2018, hanno emesso la loro promessa i primi due Salesiani Cooperatori delle Isole Salomon, presso Henderson-Honiara. Attualmente sono 20 i Salesiani Cooperatori e 10 sono in fase di formazione, mentre altri 6 hanno espresso interesse a saperne di più sull’Associazione.

Cos’è che fa crescere la vocazione e la missione dei Salesiani Cooperatori?

La vocazione dei SSCC nella nostra Visitatoria è molto legata alla nostra presenza salesiana. Tutti i nostri SSCC sono stati o genitori dei nostri allievi, o collaboratori laici nella missione o parrocchiani entusiasti del Sistema Preventivo e dello Spirito Salesiano.

Quali sono le maggiori sfide per la crescita vocazionale?

Le principali sfide hanno a che fare con la mobilità delle persone e la distanza. Le persone si muovono molto, per lavoro o per necessità, e i costi dei viaggi sono elevati. La comunicazione non sempre è efficiente.

Come si prepara per l’accompagnamento dei futuri Salesiani Cooperatori?

Nella Visitatoria PGS siamo pochissimi salesiani, quindi tutti abbiamo molteplici incarichi. D’altra parte, siamo benedetti da un’ampia presenza di collaboratori laici molto impegnati, molti dei quali sono nostri exallievi. Quindi il nostro compito primario è formare e accompagnare i Salesiani Cooperatori che potrebbero, a loro volta, accompagnare altri Salesiani Cooperatori. Fino al 2018 ho seguito personalmente i Salesiani Delegati per i Salesiani Cooperatori. Con il permesso del Delegato Mondiale, don Giuseppe Casti, ho nominato come Delegata Ispettoriale ai Salesiani Cooperatori una laica collaboratrice nella missione, lei stessa Salesiana Cooperatrice.

Cosa si aspetta dal laboratorio di formazione in programma in Cambogia?

Mi aspetto proprio che la nostra Delegata possa conoscere le buone pratiche avviate nelle altre Ispettorie.

Fonte: AustraLasia

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