Ucraina – L’“Estate Ragazzi” online su Telegram

(ANS – Lviv) – Nei giorni dal 1° al 22 luglio, dalla parrocchia salesiana a Lviv, i Salesiani hanno realizzato l’“Estate Ragazzi” online, con i religiosi che hanno aiutato gli oltre 70 giovani animatori, divisi in 22 squadre, ad animare diverse centinaia di bambini e ragazzi più piccoli. L’Estate Ragazzi online, realizzata attraverso Telegram, visitato attivamente non solo dai ragazzi, ma anche dai genitori, non è un semplice mettersi davanti al computer per tutta la giornata. Al contrario: i ragazzi hanno ballato, partecipato ai laboratori, realizzato video sulla loro vita nei giorni estivi… All’insegna del motto “Buoni cristiani ed onesti cittadini” e sempre accompagnati dagli animatori, che offrivano riflessioni spirituali, giochi e obiettivi. “Ogni giorno i ragazzi hanno scoperto qualcosa di nuovo sull’amore, sulla speranza e sulla fede” spiega don Taras Bayovsky, Direttore dell’Oratorio e della Scuola catechetica di San Domenico Savio, che oggi ci presenta quest’esperimento audace, che ha avuto molto successo.

 Don Taras, sappiamo che quest’anno l’“Estate Ragazzi” si è svolta online. Eravate pronti per un’esperienza del genere? 

Certo! Questa volta è durata fino al 22 luglio. Per noi Salesiani, i ragazzi e la gioventù sono sempre al primo posto. E noi cerchiamo di lavorare con loro anche a distanza, accompagnandoli con la preghiera, per portarli, con l’aiuto divino, al Signore. Assieme al Consiglio dell’Oratorio noi abbiamo deciso di fare questo evento online. Perché adesso è “molto di moda”: la scuola online, l’università online, il pellegrinaggio online… Supponevamo che questo potesse essere poco efficace, perché di solito abbiamo più di 500 ragazzi che partecipano nel campo estivo, ed era difficile che una quantità simile partecipasse al campo online. Era una sfida.

Volevamo fare ogni giorno un video di 20-30 minuti in diretta. Così i ragazzi potevano guardarlo e poi, con comodo, ballare, partecipare ai laboratori, ridere… Perché queste sono vacanze “allegre” e non “tristi”.

L’Estate Ragazzi è stata organizzata su Telegram e in questo periodo di quarantena potevano parteciparvi anche i genitori e i nonni dei nostri allievi. Abbiamo avuto più di 300 seguaci sul canale Telegram, e la particolarità è stata che ogni ragazzo doveva fare un compito creativo a casa e condividerlo su Instagram o Telegram. E alla fine ciascuno ha ricevuto un regalo dall’Oratorio di San Domenico Savio. Durante questo periodo più di 50 ragazzi hanno fatto questo “compito”. Postavano le loro foto dove si vedeva come hanno ballato dentro casa, partecipato ai laboratori, lavorato nell’orto, giocato con i genitori… Tanti genitori sono felici per questo campo estivo!

Qual è stato il suo compito durante l’“Estate Ragazzi”? Partecipavano anche ragazzi lontani dalla fede?
Come Salesiani lavoriamo in Ucraina dal 1993 e ormai sono 27 anni che organizziamo l’“Estate Ragazzi”. Tutti ci conoscono e allora non abbiamo bisogno della pubblicità. Di solito tutti corrono da noi. Certamente, adesso l’“Estate ragazzi” la organizzano anche presso altre parrocchie, però la chiesa “Pokrova” di Maria Santissima a Lviv è il centro di tutte le “Estate Ragazzi” in Ucraina. Abbiamo una base, un fondamento ed il nostro stile ispirato a San Giovanni Bosco. Per prima cosa noi viviamo questo spirito e poi lo trasmettiamo.

Ci sono state delle volte che non avevamo neanche più i posti per i ragazzi, il che è un segno della fiducia e della benevolenza dei genitori. Per un evento di un respiro così largo abbiamo la Scuola Salesiana degli Animatori, dove si studia per 4 anni. Alla fine di ogni anno ci sono degli esami, e dopo il quarto anno l’animatore riceve un certificato. Il fondamento principale è l’elemento pedagogico basato sul Sistema Preventivo di Don Bosco.

Il nostro compito principale è educare il ragazzo come un buon cristiano ed onesto cittadino, non limitarci a balli e giochi. Ai nostri campi estivi vengono anche i ragazzi non credenti oppure dalle famiglie dalle altre confessioni. La cosa più importane è far arrivare il ragazzo a Dio. Attraverso i giochi, i balli ed il catechismo. Dobbiamo far arrivare i ragazzi a Dio e di solito ci riusciamo. Però la persona è sempre libera nella sua scelta, noi semplicemente seminiamo e il resto lo fa Dio. Ed il Signore a sua volta fa di tutto perché la persona sia felice. Tanti genitori e nonni ci ringraziano e vengono da noi molto felici. Noi non cacciamo via nessuno e accogliamo tutti quanti.

Come si è svolto il tutto, da un punto di vista tecnico?
È molto semplice. Tutti ormai sappiamo che i giovani vivono attraverso telefonini e reti sociali. Amano i video, soprattutto, perché sono brevi e chiari. Per questo i nostri giovani facevano dei video con i loro dispositivi. È importante che anche la tecnica fosse di alta qualità. Noi abbiamo avuto 22 squadre con i 4 animatori in ciascuna di esse. In più c’era un’equipe che dirigeva e montava il tutto. Ogni squadra aveva un programma chiaro e preciso: che cosa fare in quel giorno concreto, la preghiera, il ballo… Il “come”, però lo sceglievano da soli. L’unica regola è che tutto fosse allegro e creativo. Gli animatori hanno parlato tra di loro, hanno consultato tante persone, hanno coinvolto tanti salesiani e collaboratori. E tutto è andato ottimamente.

Inoltre, gli animatori non solo facevano i video, ma durante tutta la giornata, dalle 11 alle 17, essi stessi animavano i ragazzi su Telegram. Cioè, organizzavano i quiz, sceglievano i cartoni animati ed i film per i ragazzi, facevano qualche foto divertente… Erano sempre accanto ai ragazzi, occupandoli con le diverse attività. Ed ogni giorno c’erano più di 300 persone attive sul canale.

Quali sono i risultati dell’“Estate Ragazzi” online?
Per noi è stata un’esperienza nuova. Stiamo imparando a lavorare in questo modo. E alla fine del luglio faremo un confronto, una condivisione per capire che cosa è andato bene e che cosa dobbiamo ancora migliorare. Però ci sono tanti genitori che ci telefonano e ringraziano per questa attività. Alcuni non sanno come funziona Telegram ed allora lo spieghiamo. Abbiamo tanti pareri positivi. Siamo molto contenti perché così siamo riusciti a toccare i nostri ragazzi. Certo, non è un metodo ideale. Ma abbiamo tentato di fare del bene al nostro prossimo.

InfoANS

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