Roma, Italia – agosto 2024 – Un’avvincente testimonianza sulla comunicazione dei tre ultimi pontificati (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco) ha completato la mattinata di lavori della quinta giornata del Convegno Mondiale di Comunicazione “Shaping Tomorrow”. La relatrice è stata la vaticanista Valentina Alazraki, che segue da vicino i Pontefici sina dal 1978. Alazarki ha evidenziato le grandi aperture mediatiche di Papa Giovanni Paolo II, dal suo primo saluto il giorno dell’elezione fino al mostrare liberamente il proprio declino fisico, passando per gli innumerevoli gesti pubblici da lui compiuti e perfettamente “notiziabili” per i media. È stato poi esaminato il pontificato di Benedetto XVI, Papa dal grande tratto umano e dalla parola profonda, ma spesso incompreso o persino attaccato dai media, per i pregiudizi verso il “Papa-teologo”, per la natura più timida e riservata del Papa bavarese, e per una diversa gestione delle dinamiche comunicative di quel periodo. Da ultimo, è stata approfondita anche la novità comunicativa apportata da Papa Francesco, con la sua ricerca del contatto diretto e personale con la gente e i suoi gesti inaspettati e spontanei, tra relative sfide e opportunità. In conclusione, la relatrice ha sottolineato come in tutti e tre i Papi si sia visto lo Spirito Santo in azione: “tutti e tre diversi, ciascuno con suo carisma, ma tutti uniti al servizio della Chiesa”.