Con tutto questo contesto che sembra remare contro, la giovane Congregazione Salesiana nasce e si consolida, grazie all’intervento della Provvidenza, per la personalità ricca e profonda di Don Bosco – e all’aiuto di piccoli e grandi collaboratori – che riesce alla fine ad imprimere un’identità del tutto particolare a questo fiorente progetto per il bene della gioventù.
Don Bosco, tra le altre cose, aveva tutte le doti di uno straordinario “leader”, esempio unico di imprenditorialità creativa, quella pallidamente rappresentata oggi da personaggi come Bill Gates, Steve Jobs, Sergio Marchionne. Duecento anni dopo la sua nascita l’impresa creata da Don Bosco gode di una grande vitalità e di una forte capacità rigenerativa.
Aveva soprattutto una stupefacente capacità di visione. Testimoniò don Giovanni Battista Francesia: “Quando Don Bosco visitò per la prima volta quel locale, che doveva servire pel suo oratorio, dovette far attenzione per non rompersi la testa, per pavimento aveva il nudo terreno, e quando pioveva l’acqua penetrava da tutte le parti. D. Bosco sentì correre tra i piedi grossi topi, e sul capo svolazzare pipistrelli”. Ma per Don Bosco era il posto più bello del mondo.
Egli aveva un fascino personale indubbio, che però trasformava in calore umano. Sapeva guadagnarsi la fiducia dei suoi collaboratori, per i quali rappresentava una sicurezza assoluta. Si era costruito una resilienza granitica. Non solo concepiva per primo idee nuove, ma faceva un salto in avanti, quando si trovava davanti un ostacolo.
Lavorava con i migliori, che sapeva scegliere con fine intuito; favoriva il faccia a faccia; puntava alla perfezione; manteneva la visione generale senza dimenticare i dettagli con una forza di volontà ed una positività esplosive: “Noi non ci fermiamo mai, vi è sempre cosa che incalza cosa. Ora parrebbe necessario consolidarci meglio e non ampliarci tanto; eppure io vedo che dal momento che noi ci fermassimo, la Congregazione comincerebbe a deperire. Nemanco un giorno di sosta!”.
È indiscutibile che anche oggi siamo nel mezzo di un cambiamento radicale nella società, che colpisce come non mai persone e istituzioni; la società diventa nuovamente liquida e in questo scenario i Salesiani stanno ripensando le loro presenze e attività per rispondere in ogni parte del pianeta alle esigenze dei destinatari. Per questo l’esempio di leadership di Don Bosco è un invito a continuare a rispondere con serenità e coraggio ai nuovi contesti.
Non ci sono ricette già fatte, ogni momento è unico e irripetibile; ma è certo che il modello di leadership che Don Bosco esercitava ha permesso ai Salesiani di rispondere in modo creativo in ogni circostanza e di navigare in questa società.
Aveva ragione quel Carabiniere che vedendo Don Bosco giocare con i suoi ragazzi esclamò: “Questo strano generale sta creando un esercito invincibile”… al servizio di Dio e della felicità dei giovani di tutto il mondo.