Il cardinale Amato ha dato un tono familiare e colloquiale all’omelia, e ha proseguito la sua riflessione nella successiva relazione sulla dimensione pastorale e la rilevanza ecclesiale della cause dei santi, un intervento nel quale ha presentato i santi come “veri teologi”, che non teorizzano, ma vivono le realtà umane e soprannaturali della fede.
La sua riflessione ha riguardato particolarmente i due binari di una causa: quello dell’iter canonico e quello pastorale. Su questi temi è stata di grande interesse anche la relazione di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale della Famiglia Salesiana, che ha offerto una chiara panoramica sullo stato delle cause dei beati e dei santi della Famiglia Salesiana e ha rivolto un esplicito invito ad una maggiore attenzione e un maggiore impegno in questo settore.
Significative, in tal senso, sono state le magnifiche esperienze descritte da sr Sylwia Ciezkowska, Vice postulatrice per le cause delle Figlie di Maria Ausiliatrice; da sr Elizabeth Alvarez Pavón del Centro Histórico-Teológico “Beata María Romero”, Costa Rica; da don Paul Ripaud, sul Venerabile Camille Costa de Beauregard; e della dott.ssa Maria Rita Scrimieri, Salesiana Cooperatrice, sul Centro di spiritualità “Da mihi animas, cetera tolle” nato sulla casa della Beata Alexandrina da Costa a Balasar, Portogallo.
Prima del pensiero della “Buona Notte” offerto da Madre Philomena Mathew, Superiora delle Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani, il pomeriggio è trascorso nella condivisone di esperienze e iniziative per promuovere le cause di beatificazione e di canonizzazione.
