Alla conferenza stampa hanno preso parte mons. Angelo Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, che promuove il concerto; il sig. Giampietro Pettenon, SDB, Presidente di “Missioni Don Bosco”; il prof. Italo Fiorin della Fondazione “Scholas Occurrentes”, che coordina il secondo progetto di beneficenza correlato al concerto, relativo all’educazione dei profughi a Erbil, nel Kurdistan iracheno; e Stefania Scorpio, Amministratore Delegato di “Prime Time Promotions”, che cura l’evento.
“L’educazione è un concetto trasversale che coinvolge molti linguaggi – ha detto mons. Zani spiegando il ruolo della Congregazione per l’Educazione Cattolica nel Concerto –. In questo senso la musica, l’arte, lo sport sono strumenti importantissimi perché toccano anche la persona, i sentimenti, la fantasia e così via… Per noi cristiani il Natale è una tappa importante ma anche per chi non crede è un momento forte, di riflessione, in cui uno apre gli occhi e vede le necessità che ci sono nel mondo. Dunque, educare attraverso un concerto vuol dire raggiungere la persona nella mente, nel cuore e anche nelle mani per dire: ‘Cosa posso fare?’”.
L’educazione e i migranti sono il filo rosso dei progetti prescelti per quest’anno: l’idea è “ricostruire il tessuto dell’Iraq”, dopo il crollo del regime di Saddam Hussein e la fine dell’ISIS, e “dare speranza” ai rifugiati dell’Uganda. “Due alternative alla migrazione attraverso l’educazione… L’educazione è un elemento di riscatto e di possibile soluzione e, soprattutto, un’occasione per andare oltre la gestione dell’emergenza, offrendo strumenti concreti per costruire un futuro”, ha aggiunto infatti mons. Zani.
Da parte sua il sig. Pettenon ha illustrato il progetto dei salesiani in Uganda: “Abbiamo valutato i bisogni che ci sono e, oltre all’assistenza spirituale, perché i profughi sono prevalentemente cristiani, abbiamo individuato la formazione professionale come strumento per poter rispondere al bisogno dei giovani, in cinque settori. Il primo, l’agricoltura perché ad ogni famiglia che arriva in questo campo profughi, l’Uganda offre un piccolo appezzamento di terra da coltivare: insegniamo a fare orticoltura. Il secondo e il terzo sono le costruzioni e la falegnameria, prevalentemente rivolti ai ragazzi, e invece per le ragazze la parrucchiera e la cuoca. Questo vorremmo fare per dare una possibilità di micro-lavoro all’interno di questo campo profughi”.
Il Concerto, pur svolgendosi il 15 dicembre prossimo, verrà mandato in onda in tutto il mondo attraverso la piattaforma di Canale 5 alla sera del 24 dicembre, in prima serata. In quell’occasione verrà ricordata la possibilità di sostenere i due progetti attraverso delle donazioni via sms ad un numero verde attivo per diversi giorni durante le feste natalizie.
Tra i partecipanti alla 26ª edizione del Concerto di Natale in Vaticano, figurano Dee Dee Bridgewater, Anastacia, Raphael Gualazzi, Edoardo Bennato, Alessandra Amoroso, Elisa, Ermal Meta, con la partecipazione straordinaria di Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero. L’Orchestra Universale Sinfonica Italiana sarà diretta dal Maestro Renato Serio, con la collaborazione del Maestro Stefano Zavattoni. Attesa anche la partecipazione del coro gospel statunitense “New Direction Tennessee State Gospel Choir”; il complesso vocale che accompagnerà i solisti sarà quello dell’“Art Voice Academy”, mentre le voci bianche saranno quelle del “Piccolo Coro Le Dolci Note”, diretto dal Maestro Alessandro Bellomaria.
Ulteriori informazioni su www.missionidonbosco.org e www.concertodinatale.it