Le istituzioni dell’UE da parte loro erano anch’esse rappresentate ai massimi livelli, con la presenza del Presidente e del Vicepresidente del Parlamento Europeo, rispettivamente, Antonio Tajani e Mairead McGuinness, e dal Vicepresidente della Commissione Europea, Franz Timmermans.
Nella prima giornata il cardinal Parolin, il vicepresidente Timmermans e l’ex Presidente del Parlamento europeo Patrick Cox hanno aperto il dialogo e stabilito la cornice del congresso. Nelle sessioni successive sono stati affrontati tre aspetti rilevanti del progetto UE: l’inclusione sociale, la cittadinanza e l’economia, con relatori del calibro di Enrico Letta, Rocco Buttiglione, Manfred Weber, Sylvie Goulard e un lungo elenco di esperti e politici di alto livello. Il cardinale Juan José Omella e mons. Charles Scicluna, arcivescovi di Barcellona e Malta – entrambi toccati da situazioni politiche molto delicate nelle loro diocesi – hanno fornito la visione della Chiesa. La giornata si è chiusa presso la chiesa di Santa Maria in Trastevere, con una preghiera e una cena organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, per evidenziare la grande opera di inclusione sociale svolta da tale movimento.
Sabato 28 i 350 partecipanti si sono suddivisi tra 18 laboratori chiamati a riflettere su cinque domande: lo stato attuale dell’UE, le aspettative, i sogni, le paure e il possibile contributo della Chiesa Cattolica al progetto europeo. Responsabile della moderazione di questi laboratori sono stati gli ambasciatori dei paesi dell’UE presso la Santa Sede, tra cui l’Economo Generale dei Salesiani, il sig. Jean Paul Müller. Il pomeriggio è stato dedicato a un dibattito plenario basato sulle conclusioni dei vari gruppi, moderato da mons. Paul Gallagher, Segretario Vaticano per i Rapporti con gli Stati.
Il momento più speciale si è avuto poco dopo, con l’udienza privata concessa da Papa Francesco ai partecipanti. Dopo aver ascoltato con attenzione gli interventi del cardinale Reinhard Marx, Presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea (COMECE), e del Presidente Tajani, il Pontefice ha offerto un discorso estremamente ricco, nel quale ha presentato i contributi costantemente offerti dal pensiero cristiano all’Europa sotto tanti punti di vista: la persona e la comunità, l’Europa come luogo di dialogo e spazio di inclusione, solidarietà, sorgente di sviluppo, promessa di pace e, infine, come anima del continente.
Il congresso “Ri-pensare l’Europa” si è concluso con l’Eucaristia nella basilica di San Pietro, nella quale il cardinale Marx ha invitato ciascuno dei partecipanti a moltiplicare l’effetto dei dibatti e delle idee condivise durante il Congresso e a trovare modi di coinvolgimento di coloro che di solito non vengono tenuti in considerazione, come i giovani e le persone povere e bisognose.
Le foto del congresso sono disponibili sul profilo Flickr della COMECE.