I seminari sono istanze preliminari di esposizione dei lavori di ricerca che saranno presentati al Congresso Mondiale ACSSA del 2020. “Nel corso della storia c’è una ricca eredità del carisma salesiano e delle sue figure significative”, ha affermato il Presidente dell’associazione, don Francesco Motto, SDB.
Poi, nella prima conferenza generale, sempre don Motto ha parlato circa l’importanza di preservare la memoria per scrivere la propria storia e costruire la propria identità. “Per avere un’identità bisogna ricordare e scrivere la storia. E la storia si scrive a partire dalle fonti documentarie”. Quindi ha ricordato che Don Bosco insisteva molto affinché nelle varie opere salesiana venissero redatte le cronache e conservati i documenti.
I temi delle presentazioni e dei dibattiti sono stati molti e di alta qualità. È stata presentata la relazione “Donne significative nel campo delle missioni”, coordinato da suor Ana María Fernández; Jenny Cruzat, delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) del Perù, è intervenuta sulla figura di “Suor Maria Victoria Orihuela” (1859-1911), mentre suor Gloria García Pereira su “Suor Maria Concepción Posada Posada" (1903-1996).
La dottoressa Laura Mombello ha introdotto il tema “Le tracce del presente nelle storie di vita” cui sono seguite le relazioni: “Donne significative nel campo dell'educazione e della scuola”; “Martina Petrini Prado, FMA”; “Suor Isabel Moreno (1890-1962)”; “Suor Anna Maria Coppa fondatrice e volto del primo Isituto Normale Cattolica in Ecuador dal 1940 al 1965”. Altre presentazioni hanno riguardato: “Circoli operai, reti parrocchiali e partecipazione politica”; “Mons. Jaime de Nevares: ‘Don Jaime’, Pastore di Neuquén (1915-1995)”; “Giacomini e Magallanes. Il fiorire di un’obbedienza”.
Il seminario è stato un modo per riflettere sul lavoro storico dei salesiani e delle FMA nei primi anni della loro presenza in America Latina. “A quest’evento hanno partecipato un gran numero di persone, con relazioni e studi di qualità – ha commentato a conclusione don Motto – e abbiamo raggiunto una collaborazione professionale e aggiornata da parte di ciascuno dei partecipanti. Ora è necessario pensare al futuro dell’ACSSA, non solo a Congressi e Seminari. Il ruolo degli Ispettori è importante perché permettono e stimolano la dedizione alla storia salesiana. È necessario creare un’opinione comune, una politica culturale della Congregazione. Ogni membro si deve impegnare a diffondere personalmente nelle proprie case l’esperienza di questi seminari, e in modo particolare la necessità di continuare a pensare e riflettere sulla storia salesiana”.