Brasile – Le celebrazioni per l'anniversario del martirio di don Rodolfo Lunkenbein e Simão Bororo nella presenza salesiana di Meruri

18 Luglio 2022

(ANS – Meruri) – Nella mattinata di venerdì 15 luglio, la comunità salesiana di Meruri si è riunita per celebrare la memoria dei Servi di Dio don Rodolfo Lunkenbein e Simão Bororo. I salesiani e i Boe-Bororo hanno fatto una breve processione fino al cimitero della comunità, dove hanno poi celebrato la Santa Messa in memoria dei due martiri.

46 anni fa, verso le 10.30 del mattino del 15 luglio 1976, ebbe luogo il glorioso sacrificio del missionario salesiano e del suo amico indigeno. Quest’anno, per il 46° anniversario del martirio, don Klemens Deja ha celebrato la Messa, che ha visto la partecipazione anche di tre sacerdoti diocesani e di don Douglas Chrystiano, in rappresentanza della comunità salesiana di San Marcos. Nel corso della celebrazione, don Deja ha ricordato l’importanza di questo martirio per tutto il popolo Bororo e del sentimento missionario nel portare a tutti la Buona Novella.

Successivamente, le tombe nelle quali sono sepolti i due Servi di Dio sono state decorate con fiori primaverili ed è stata accesa una candela su ciascuna sepoltura, per ricordare la grande fede che li ha portati al più alto grado di donazione della vita cristiana.

Inoltre, per commemorare questa data, don João Bosco Maciel, Segretario dell’Ispettoria di Brasile Campo Grande (BCG), a cui appartiene la missione di Meruri, ha inviato a tutta la Famiglia Salesiana una proposta di preghiera, ricordando una celebre frase di don Rodolfo Lunkenbein: “Morire per la causa di Dio, questo sarebbe il mio sogno”.

Un sogno che, come ricordato da don João Bosco Maciel, “divenne realtà per realizzare il sogno missionario di Don Bosco. In questo tempo di preghiera vogliamo ringraziare il Padre per il dono del martirio che ha concesso alla nostra Chiesa del Mato Grosso, alla Congregazione Salesiana e alla nostra Ispettoria. Il martirio non è frutto di un progetto personale, ma è un dono di Dio, accettato però con libertà e gioia. Come Gesù, che pur sentendo l'amarezza del calice, angosciato dal peso della sofferenza, si offrì liberamente alla Passione; (Preghiera eucaristica II), così don Rodolfo Lunkenbein e Simão Bororo, che stavano lavorando fino al momento di rinunciare alla loro vita, sono andati coraggiosamente verso il sacrificio supremo”, ha concluso don Maciel.

Fonte: missaosalesiana.org.br 

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