“Genitori Insieme” ha avuto inizio, nella sua parte dedicata alla genitorialità, con una serata condotta da don Domenico Ricca, SDB.
L’incontro, dal titolo: “Ragazzi e adulti in bilico. Sguardi educativi sul malessere dei giovani” è stata particolarmente apprezzato dai genitori poiché, pur ponendo uno sguardo sulla devianza e la realtà del carcere minorile, luogo in cui don Ricca è cappellano, ha anche evidenziato la difficoltà dell’educare al giorno d’oggi. Difficoltà che sono insite nella società in cui viviamo e di cui siamo attori protagonisti: cambiamenti sociali ed ambientali, frenetici ritmi sia di vita che lavorativi, confronti con modelli culturali diversi che si incrociano e si raffrontano...
In quella serata un gruppo di genitori, insegnanti, educatori si sono fermati a riflettere sulla crescita dei ragazzi. Non a correre tra un impegno e l’altro ma a predisporsi all’ascolto, alla comprensione ed al dialogo.
Le adesioni al gruppo di sostegno alla genitorialità, condotto da me, sono state superiori alle aspettative, ci sono 54 genitori iscritti, tra cui diverse coppie. Questo aspetto ha reso necessaria la creazione di due gruppi che si incontreranno per cinque volte.
Al termine del primo incontro ho raccolto: partecipazione, entusiasmo, desiderio di condividere la propria idea di famiglia e di esporre le proprie difficoltà. Come ha detto don Ricca, più volte citato, bisogna uscire dall’ottica dei “panni sporchi da lavare in famiglia” per condividere la cura dei panni e magari metterci anche qualche toppa.
Sicuramente la partecipazione dimostra e rende pubblico un bisogno sociale: prendersi cura anche delle famiglie normali, che hanno desiderio di non sentirsi sole, di fare rete ma anche di essere condotte da un esperto nella riflessione, nella gestione della crescita, nella comprensione delle dinamiche intrapsichiche degli adolescenti. (…)
In conclusione riporto le parole di una signora che si è espressa così: “Sono venuta questa sera pensando di essere una madre disastrosa, ne esco meglio, ho capito che siamo in tanti, forse è difficile per tutti. Vorrei non annoiarmi, penso che non succederà.”
Gli incontri sono appena iniziati ma saranno orientati sulla consapevolezza dell’importanza della relazione educativa.
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