Hong Kong – La giovane Phyllis, laica invitata al CG28: “Desidero camminare mano nella mano con i salesiani per aiutare i nostri giovani”

(ANS – Hong Kong) – Phyllis Tang, giovane laica, coordinatrice della Pastorale Giovanile salesiana di Hong Kong, è stata selezionata per partecipare come invitata al prossimo Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana. La sua dedizione e il suo impegno testimoniano la sua fede nel Signore e la devozione per Don Bosco, che vive nell’incontro con i giovani a lei affidati. Phyllis è stata felice di raccontare la sua esperienza nella pastorale giovanile dell’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” con sede a Hong Kong.

Sono nata da genitori cattolici, sono cresciuta nella in una parrocchia salesiana e ho studiato dall’inizio della scuola primaria fino all’ultimo anno delle superiori nella scuola cattolica delle Suore di Maryknoll. Poi ho conseguito il baccalaureato in Psicologia e Informatica e nel 2018 ho completato un Master in Psicologia, con indirizzo in Sviluppo dell’Infanzia, presso la “University of New South Wales” in Australia.

Il mio impegno con i giovani è iniziato diversi anni fa. Ho iniziato a servire come volontaria in alcuni programmi giovanili nell’Ufficio di Pastorale Giovanile Salesiana, fino ad essere poi nominata Coordinatrice della Pastorale Giovanile nello stesso ufficio. Sono stati otto anni di impegno pieno e gratificante.

Negli anni dell’adolescenza non mi rendevo conto di come il metodo educativo e la spiritualità salesiana stessero ispirando e influenzando la mia vita. Ma è grazie ai tanti salesiani che mi hanno accompagnato che sono diventata quella che sono oggi. Ispirata dal Sistema Preventivo, mi sforzo di camminare con giovani, che sono ricchi di talento e creatività, cercando di parlare con loro apertamente e di aiutarli a superare i loro alti e bassi.

Dovendomi confrontare con loro mi sono accorta che la preghiera è davvero importante. L’adorazione del Santissimo Sacramento offre un momento speciale di silenzio, riflessione e pace, sia a me, sia ai giovani. E ricevere Gesù nella Comunione è un altro momento di grande grazia. Indipendentemente da chi sia un giovane, se cattolico o no, o anche se è violento o prepotente, una volta che è in preghiera e si mette davanti al Signore, è un “bambino” che guarda suo “Padre”. Come figli di Dio, i nostri occhi si alzano con gratitudine, pentimento e amore.

Una volta, durante un campo di formazione giovanile, durante una liturgia penitenziale, ho pregato specialmente per un giovane, perché tornasse ad essere un buon cattolico. Bene, prima di confessarsi, ha trascorso quasi tre ore in adorazione. La grazia di Dio è sovrabbondante, vuole solo che facciamo un passo verso di Lui.

Ricordo che una volta un salesiano disse a noi giovani: “Don Bosco vi invita ad essere devoti a Gesù nel Santissimo Sacramento e alla Madonna, e assidui nella Riconciliazione. Fate quest’esperienza e Dio farà il resto”. Questa è una realtà nella mia vita e nella vita di tanti giovani che incontro.

Ad aprile ho avuto la possibilità di essere presente come osservatrice al Capitolo Ispettoriale 2019, in rappresentanza dei laici corresponsabili nella missione. E sono stata felicissima quando mi è stato detto che potrò partecipare anche al CG28, in qualità di rappresentante dei laici della regione Asia Est-Oceania. Non so se sono all’altezza di questo importante compito, ma mi affido a Dio e intanto rifletto sul tema: “Quali salesiani per i giovani di oggi?”

Osservando i movimenti di protesta a Hong Kong mi sono resa conto che dobbiamo aiutare i giovani a costruire il loro sistema di valori, in modo che sappiano prendere le decisioni giuste al momento giusto. Essendo un’istituzione cattolica il nostro compito è riuscire a tenere uniti i valori e gli insegnamenti della Chiesa. Non è sempre facile, naturalmente. In primo luogo, attraverso le reti sociali si diffondono idee secolari contrarie alla Chiesa e i giovani ne vengono facilmente influenzati. In secondo luogo, a causa della mancanza di persone adeguatamente formante, non è facile trovare qualcuno che sappia accompagnare i nostri ragazzi e aiutarli ad approfondire la situazione attuale alla luce degli insegnamenti della Chiesa.

Spero tanto che quando al CG28 incontrerò tante persone di tutto il mondo appartenenti all’unica Famiglia Salesiana riuscirò ad acquisire una visione più ampia e riuscirà ad imparare a camminare al fianco dei nostri giovani qui a Hong Kong.

Desidero solo camminare mano nella mano con i salesiani per avvicinare e aiutare i nostri giovani.

Don Ambrose Pereira, SDB

Fonte: AustraLasia

InfoANS

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