Tre sono stati gli obiettivi dell’evento, come ha chiarito don Godoy: approfondire il senso di appartenenza alle scuole cattoliche; esprimere cosa sono le scuole cattoliche, farle conoscere e riconoscere dalle istituzioni pubbliche e dalla Chiesa; e riconoscere che educare è comunicare, è incontrare. “Non c’è incontro senza comunicazione e se questa vuole essere efficace deve toccare il cuore”, ha dichiarato il Salesiano, richiamando le parole che Papa Francesco che ha affidato alla Congregazione Salesiana: “stare in mezzo ai giovani, con il linguaggio che meglio capiscano, quello del cuore”.
Da parte sua il Segretario Generale delle Scuole Cattoliche, José Maria Alvira, ha spiegato la scelta del tema del Congresso, sulla comunicazione, sottolineando che “parlare di educazione è parlare di comunicazione”, e affermando che oggi più che mai “è importante il contenuto del messaggio e come viene trasmesso tra insegnanti, studenti, famiglie”. In relazione al motto del Congresso – “Emoziona” – ha aggiunto che “la comunicazione raggiunge gli affetti” e per questo “deve essere un messaggio che suscita emozioni”.
Carlos Robla, Segretario delle Scuole Cattoliche delle Asturie, ha detto che è stato un piacere aver vissuto i tre giorni di congresso, il quale, ha dichiarato “ci ricorda che siamo qui, che la scuola cattolica nelle Asturie c’è dalla fine del XIX secolo, quando arrivarono le prime istituzioni religiose nei bacini minerari per offrire alla popolazione l’accesso alla cultura”.
Durante le tre giornate si sono alternati vari relatori provenienti da diverse parti d’Europa. A chiudere i lavori, nei quali è stata dimostrata l’importanza di praticare una comunicazione emotiva, che si adatti alle esigenze degli allievi e del tempo attuale, sono stati la Direttrice del XIV Congresso, Victoria Moya, e don Pérez Godoy.
“La prima emozione nasce nel cuore dell’educatore nel contemplare in silenzio ogni singolo alunno” ha concluso il Salesiano.
Fonte: Congreso Emociona