Italia – Le quattro nuove campane della Basilica di Maria Ausiliatrice

01 Aprile 2025

(ANS – Torino) – Oggi, 1° aprile, sono stati ufficialmente presentati i lavori di restauro sulle torri campanarie della Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, iniziati il 24 aprile del 2024 – anno bicentenario del Sogno dei Nove Anni di Don Bosco – e conclusi il 10 gennaio 2025, con la collocazione delle campane ad apertura dell’Anno Santo nella basilica, dichiarata essa stessa chiesa giubilare. Nell’ambito dei restauri la Congregazione Salesiana ha deciso di valorizzare anche il concerto campanario, portandolo da otto a dodici bronzi.

Le preesistenti campane risalgono al 1922 (cinque maggiori) e al 1988 (tre minori) e fino allo scorso giugno erano tutte collocate solo nella torre destra.

I quattro nuovi bronzi sono stati fusi dalla fonderia Allanconi di Bolzone di Ripalta Cremasca (CR), in data 11 dicembre alla presenza del Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice, don Michele Viviano, e di alcuni membri dell’associazione “CampaneTO - Amici della Sacra”.

Nella mattinata di giovedì 19 dicembre le campane sono arrivate in Basilica e sono state esposte alla visione dei fedeli per tutto il tempo di Natale, collacate davanti al presbiterio. La scelta dei nomi, delle dediche e delle invocazioni rende onore ad alcuni grandi santi e beati della Famiglia Salesiana:

  • la campana maggiore, nota SI e peso kg 246, è dedicata a San Giovanni Bosco nel Bicentenario del Sogno dei Nove Anni e riporta come invocazione le parole che Maria disse a Giovannino nel prato dei Becchi: “Io ti darò la maestra sotto alla cui disciplina puoi diventare sapiente”;
  • la seconda, nota RE# e peso kg 122, onora tre santi: i due martiri Luigi Versiglia e Callisto Caravario e Sant’Artemide Zatti, nell’Anno Santo 2025: sulla superficie bronzea, oltre allo stemma del Giubileo, è impressa la frase: “La loro testimonianza sia la nostra gloria”;
  • la terza, nota FA e peso kg 87, è intitolata a Santa Madre Mazzarello, confondatrice con Don Bosco delle Figlie di Maria Ausiliatrice: sul bronzo è presente la nota citazione tratta dagli scritti della santa: “Ogni punto d’ago (rintocco) sia un atto d’amor di Dio”;
  • la quarta, nota FA# e peso kg 72, è un omaggio al Beato Michele Rua, primo Successore del santo dei giovani. Sul bronzo è riportata la frase: “A Mirabello cercherò di essere Don Bosco”, impegno preso dallo stesso Don Rua quando venne nominato Direttore, nel 1863.

Le nuove campane sono state collocate nella torre campanaria a sinistra della cupola, fino ad ora rimasta vuota, insieme ai tre bronzi più piccoli del concerto originario, fusi nel 1988 in occasione del centenario della morte di Don Bosco.

Così, a poche settimane dal riconoscimento del suono dei sacri bronzi come patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO, la Basilica di Maria Ausiliatrice può vantare il secondo concerto campanario più imponente della città di Torino per numero di bronzi: un carillon di dodici campane in scala di DO# grazie a cui sarà possibile eseguire uno svariato repertorio di inni sacri e melodie della tradizione cattolica e salesiana in linea con i tempi forti e le principali solennità dell’anno liturgico.

Piena soddisfazione è stata espressa dal Rettore della Basilica, don Viviano, che ha seguito fin dall’inizio le fasi dell’ampliamento del concerto campanario, affiancato dall’Economo della Circoscrizione Speciale Italia-Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), don Giorgio de Giorgi (SDB), dallo studio di architettura Fabrica.tre, dai membri dell’associazione “CampaneTO - Amici della Sacra” e dalla ditta Trebino di Uscio (GE) che si è occupata dell’installazione e dell’elettrificazione.

Dopo la solenne benedizione impartita da Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo ausiliare della Diocesi di Torino, nella celebrazione vespertina del 6 gennaio, nella mattinata di venerdì 10 gennaio le campane sono state innalzate sul campanile per mezzo di una potente autogrù di oltre 40 metri.

Nelle settimane successive sono stati collegati i motori per il movimento dei bronzi, i martelli per il suono dei carillon e la centralina di comando della sacrestia. Nel pomeriggio del 21 gennaio sono iniziati i collaudi e la programmazione dei suoni all’interno del computer, con la memorizzazione delle melodie e degli inni tradizionali.

Finalmente nel pomeriggio di giovedì 30 gennaio, alle ore 16:30, i dodici bronzi hanno lasciato sentire per la prima volta la loro voce solenne e argentina in occasione dei Primi Vespri della festa di San Giovanni Bosco.

Diverse persone radunate nella piazza antistante la Basilica, tra cui don Viviano e don De Giorgi e vari altri salesiani e fedeli, hanno ascoltato con attenzione e soddisfazione il concerto eseguito dai membri dell’associazione “CampaneTO - Amici della Sacra” in cui sono stati proposti diversi brani, tra cui “Giù dai colli”, l’Inno del Giubileo, “Padre, maestro ed amico”…

L’evento si è completato poi con la suonata solenne con il campanone “a bicchiere” (rovesciata di 180°) e dalla suonata a distesa delle 12 campane, a cui si è unita anche la campanella della chiesa di San Francesco di Sales, fusa nel 1929, finalmente ripristinata dopo anni di silenzio.

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