RMG – SDB Ispettorie: l’Ispettoria “San Giovanni Bosco” del Vietnam (VIE)

26 Marzo 2025

(ANS – Roma) – Il cammino dei Salesiani di Don Bosco in Vietnam è una storia di resilienza, dedizione e impegno costante per l’educazione e la crescita spirituale dei giovani. Questo resoconto abbraccia oltre otto decenni, segnati da tappe e sfide significative che hanno plasmato la missione salesiana in Vietnam.

I primi inizi (1941-1954)

- 1941: Il Vescovo di Hanoi, Mons. François Chaize, concede il permesso ai Salesiani di stabilire la loro presenza in città.

- 1942: I salesiani François Dupont e Raymond Petit arrivano come cappellani militari, concentrandosi sull’assistenza ai bambini di strada e alle vittime della guerra.

- 1945: Don Dupont viene ucciso ad Hanoi, mettendo in mostra i pericoli affrontati dai primi missionari.

- 1952: Mons. Joseph Marie Trịnh Như Khuê, succeduto a Mons. Chaize, chiede ai salesiani di occuparsi dell’orfanotrofio Thérèse.

- 1953: I salesiani iniziano a gestire in maniera ufficiale l’orfanotrofio, occupandosi di 450 studenti.

Espansione e sfide (1954-1975) 

- 1954: L’Accordo di Ginevra permette ai salesiani di muoversi dal Vietnam del Nord a quello del Sud.

- 1955: Stabiliscono una residenza temporanea a Ban Mê Thuột, prima di trasferirsi a Saigon.

- 1956: Nascono i centri “Don Bosco Gò Vấp” e l’Aspirantato “Don Bosco” di Thủ Đức.

- 1958: La presenza salesiana in Vietnam diventa una Delegazione dell’Ispettoria della Cina, con don André Majcen come primo Delegato.

- 1960: Viene aperto il primo noviziato.

- 1968: Viene istituita la Scuola Tecnica Don Bosco a Gò Vấp.

- 1971: Gò Vấp si espande con più apostolati.

- 1975: La Scuola Tecnica consegnata al Ministero dell’Ingegneria Meccanica e la Scuola Apostolica viene chiusa.

Periodo della lotta per la sopravvivenza (1975-1989)

–     Dopo il 1975: I missionari stranieri vengono espulsi e i giovani salesiani devono affrontare il carcere e l’adeguamento a un nuovo ambiente sociopolitico.

–     Dal 1985 in poi: Il periodo di apertura all’economia di mercato, l’industrializzazione e la modernizzazione portano nuove opportunità per la missione salesiana.

–     Sviluppi successivi: I salesiani si concentrano sulla pastorale vocazionale, sull’aumento del numero dei membri e sul sostegno ai giovani confratelli di altre Ispettorie e Paesi.

Crescita e sfide (1989-1993) 

–     Nonostante le sfide, i Salesiani hanno vissuto un intenso periodo di rinascita e sviluppo. Da 88 membri nel 1988, il numero è salito a 119 nel 1993 e, dieci anni dopo, altri 80 giovani si sono uniti alla Congregazione, raggiungendo i 200 membri.

Crescita costante (1993-2023)

–     L’Ispettoria VIE comprende ora le presenze in Vietnam e in Mongolia, con un aumento significativo del numero di novizi, post-novizi, fratelli salesiani, sacerdoti e altri membri.

Sviluppi recenti (2023-2025)

–     Nel 2023, il numero totale di membri era di 371, di cui 354 professi e 17 novizi.

–     Nel 2025, i salesiani vietnamiti sono 305, di cui 116 sacerdoti, 49 fratelli laici, 140 chierici e 19 novizi.

Apostolati 

–     Membri: L’Ispettoria conta 354 membri, che vivono in 38 comunità, (27 nel Sud, 11 nel Nord). 

–     Parrocchie: I salesiani lavorano in 28 parrocchie e 18 diocesi. 

–     Centri di Formazione Professionale: 8 centri. 

–     Case di Formazione: 4 case (pre-noviziato, noviziato, post-noviziato, specializzate per fratelli e sacerdoti). 

–     Presenze missionarie: Attive in varie regioni, tra cui gli altopiani del sud-ovest e il nord del Vietnam.

–     Attività: Numerose sono le attività al servizio dei giovani poveri e bisognosi, tra cui:

–     170 aspiranti senior e 60 aspiranti junior.

–     2.321 ragazzi nelle scuole tecniche.

–     1.200 bambini poveri a scuola. 

–     350 studenti con guida salesiani. 

–     1,100 giovani nei convitti. 

Sfide e impatto

–     I Salesiani hanno affrontato sfide come la necessità di trovare collaboratori esperti, i bassi livelli intellettuali e accademici dei giovani e l’ateismo pratico, il consumismo e la corruzione.

–     Nonostante questi ostacoli, i salesiani hanno dato un contributo significativo all’educazione, alla formazione, all’impegno dei giovani, ai servizi pastorali e al lavoro missionario internazionale.

–     Il loro impatto sulla comunità è profondo, con una priorità all’investimento sulle persone, sulla promozione dello spirito di Don Bosco e sulla creazione di un ambiente di vita sano per i giovani.

Conclusioni

Il cammino dei Salesiani di Don Bosco in Vietnam è una testimonianza della loro resilienza, della loro dedizione e del loro impegno costante nel servire i giovani. Dagli inizi ad Hanoi ai recenti sviluppi, hanno affrontato numerose sfide e tappe fondamentali, lasciando un impatto duraturo sulla comunità, mentre continuano a plasmare il futuro della loro missione tra i giovani.

Su ANSChannel è disponibile un video che illustra la realtà salesiana di VIE.

InfoANS

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