Dopo il confronto nelle sei Commissioni - senza aspettare di mettere a confronto le rispettive risoluzioni finali, ancora da affinare - ognuna di esse ha iniziato a dare conto delle sintesi temporanee e degli orientamenti emersi. Adottata la formula di interventi brevi, è stato possibile in mezz’ora ascoltare i sei portavoce e far seguire immediatamente lo studio personale delle relazioni complete.
Il ritorno in sala assembleare è stato così molto fecondo, avendo ciascuno contezza dei contenuti posti all’attenzione e una predisposizione adeguata ad ascoltare le considerazioni ulteriori che singoli Capitolari hanno ritenuto importante condividere.
Ne è derivata una giornata nella quale si è potuto toccare con mano le diverse realtà a partire dal proprio specifico su temi condivisi fra tutti, e la volontà di vivere in uno spirito di armonia fraterna le divergenze possibili.
Nelle comunicazioni è stato evidenziato come i Figli di Don Bosco, sparsi in tutto il mondo, vivano in contesti culturali e religiosi disponibili e tolleranti, ma anche in quelli dove essere minoranza comporta necessari adattamenti e rimodulazioni. A beneficiare delle opere salesiane non sono solamente i cattolici e ci si interroga come far sì che questo, nelle diverse situazioni, rimanga coerente con l’ispirazione originaria.
Così come gli stessi salesiani si trovano variamente coinvolti nei grandi mutamenti climatici, con eventi che colpiscono le popolazioni a cui dedicano il loro servizio; in taluni casi, subiscono essi stessi le conseguenze di alluvioni, le precipitazioni di straordinaria violenza o le situazioni di siccità e di desertificazione. Il tema della Laudato si’ è centrale per affrontare anche con i giovani le azioni a difesa del Creato.
Analogamente, aleggia nel CG29 il tema delle guerre che stanno diffondendosi con un effetto domino impressionante: invece di fermarsi vedendo i morti, i feriti, gli esodi forzati, le famiglie spezzate… i governi e le forze militari sembrano incoraggiati a progettare ulteriori conflitti da affrontare con le armi.
È nelle Comunità Educativo-Pastorali, nella cooperazione con i laici – siano essi volontari o dipendenti delle opere – che i salesiani trovano uno spazio di analisi e proposta alle grandi sfide odierne, per attuare il carisma con disponibilità e prudenza.
Nella giornata di martedì 18 marzo, il CG29 ha anche affidato ai membri della Regione Africa-Madagascar il compito di proporre un nuovo scenario per le due nuove regioni dell’Africa, a partire dalle ispettorie che ne fanno parte, scenario da presentare poi ai Capitolari stessi per una condivisione più estesa.
A sera, i Capitolari si sono riuniti per il vespro della vigilia della Festa di San Giuseppe.
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