In seguito, furono fondate opere in altre città del Paese: Don Bosco La Tola-Quito (1896), Guayaquil (1902), Indanza (1914), Méndez (1915), Macas (1924), Manabí (1927), Sucúa (1931) e Limón (1936).
Una svolta nella storia salesiana fu la creazione del Vicariato Apostolico di Méndez e Gualaquiza, creato con lo scopo di evangelizzare la popolazione indigena di etnia Shuar, che Papa Leone XIII affidò alla Congregazione Salesiana, nel 1893.
Inizialmente, per sei anni, la presenza salesiana dell'Ecuador venne costituita come Visitatoria, ma già nel 1893 fu eretta canonicamente come Ispettoria. Successivamente, nel 1912, l’Ispettoria dell'Ecuador fu temporaneamente annessa all'Ispettoria peruviano-boliviana. Tuttavia, nel 1916, riacquistò la sua autonomia e tornò ad avere una propria personalità giuridica.
In questi 137 anni di presenza, le opere educative e apostoliche si sono moltiplicate in tutto l'Ecuador. Oggi essa è attiva in tutti gli ambienti educativi e pastorali: oratori, centri giovanili, scuole, centri di educazione superiore, parrocchie e santuari, opere e servizi sociali. L’Ispettoria è anche attiva nel servizio missionario verso le popolazioni di etnia Shuar, Achuar, Kichwa e afrodiscendente; inoltre, conta anche tre case editrici che producono libri scolastici e pastorali, oltre a prodotti accademici e scolastici.
A livello di personale salesiano, ECU è animata da 97 sacerdoti, 10 salesiani coadiutori, 2 professi perpetui, 10 professi temporanei e 1 novizio.
I salesiani sono presenti in 23 comunità con presenza religiosa e 8 opere gestite da laici. Complessivamente, vengono animate e accompagnate 22 scuole salesiane, 13 parrocchie – tra cui 3 santuari e 13 parrocchie in contesti missionari indigeni – 31 oratori-centri giovanili, 9 opere produttive: 3 case editrici, 2 tipografie, 3 case per ritiri, 1 residenza per studenti universitari, 1 università con 3 filiali e 11 opere sociali. Si calcola che ECU nel suo complesso serva 162.281 beneficiari, educhi circa 28.475 studenti delle scuole e 25.000 allievi universitari, mentre sono 4.098 i laici che collaborano alle opere di Don Bosco.
In Ecuador ci sono 10 gruppi della Famiglia Salesiana: Salesiani di Don Bosco (SDB), Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (HHSSCC), Volontarie di Don Bosco (VDB), Salesiani Cooperatori (SSCC), Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), Associazione delle Dame Salesiane (ADS), Figlie del Divin Salvatore (HDS), Exallievi di Don Bosco, Exallievi (EX.DB) ed Exallieve delleFMA (EX.FMA).
Tra le opere più rilevanti dell’Ispettoria ECU ci sono:
il servizio ai bambini lavoratori e in condizione di strada, che si rivolge prioritariamente ai bambini e agli adolescenti tra i sei e i diciotto anni in situazione di vulnerabilità, soprattutto in situazioni di strada. L’8 dicembre 1980 venne inaugurata questa grande opera e i Salesiani dell'Ecuador assunsero il Progetto Salesiano “Chicos de la calle” come opzione preferenziale nella loro missione, insieme alle opere popolari e al lavoro con le popolazioni indigene della Sierra e dell'Amazzonia.
Attualmente, più di 4.000 beneficiari sono serviti dal progetti in sette città: Quito, Guayaquil, Cuenca, Ambato, Esmeraldas, Santo Domingo e San Lorenzo.
Dal 2000 si è intensificato il processo di coordinamento nazionale per strutturare linee guida comuni basate sull'attuale quadro giuridico e sulle politiche statali che mirano alla prevenzione, alla reinserimento familiare e al rispetto dei diritti dei minori, concretizzate in una proposta educativa pastorale - composta da 7 linee di intervento: presenza preventiva in strada, accoglienza tempestiva e reinserimento familiare, famiglia e comunità, scolarizzazione, formazione tecnica e artigianale, cittadinanza, educazione alla fede.
Presenza missionaria con le popolazioni indigene e afro-discendenti: l’Ispettoria ECU opera tra i popoli Shuar, Achuar, andini e afro-discendenti da oltre 130 anni. Attraverso il Progetto di Rinnovamento della Presenza Missionaria Salesiana in Ecuador, nei prossimi anni si vuole rispondere alla richiesta del Rettor Maggiore, che ha parlato di un reale bisogno di conversione pastorale di fronte ai segni dei tempi.
I salesiani di ECU lavorano con il popolo Kichwa a Simiatug; con gli Shuar a Bomboiza, Yaupi, Taisha e nel centro Sevilla “Don Bosco”; con gli Achuar a Wasakentsa; e con gli afro-ecuadoriani in varie aree urbane marginali delle città della regione Costa.
Infine, vale la pena citare anche l’Università Politecnica Salesiana, che è la più grande università della Congregazione Salesiana, con 25.000 studenti, 30 anni di storia, 6 campus universitari in tre località, cinque centri di supporto, 42 corsi di laurea, 38 corsi post-laurea (master) e due dottorati. Gli studenti provengono per lo più dalle classi medie e basse, mentre il suo corpo docente conduce 104 gruppi di ricerca e riviste indicizzate in database scientifici riconosciuti a livello mondiale. L’Università è considerata tra le cinque migliori del Paese.
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