Italia – La Profondità della Mistica nella Vita Salesiana

17 Febbraio 2025

(ANS - Torino) - “Carissimi confratelli, ho scelto come tema dei nostri Esercizi Spirituali la prospettiva della mistica della nostra vita salesiana. È lì, infatti, che si trova il progetto apostolico di Don Bosco che siamo invitati a fare nostro, e lì che risiede tutta la nostra identità carismatica”. Con queste parole, Don Pascual Chávez, Rettor Maggiore Emerito, ha dato avvio agli Esercizi Spirituali per i Delegati del 29° Capitolo Generale della Congregazione Salesiana. A lui è stata affidata la guida delle meditazioni che, per tre giorni, aiutano i partecipanti a riflettere e a prepararsi alle decisioni da prendere.

La mattinata e il pomeriggio del secondo giorno sono stati dedicati all’ascolto e alla meditazione, arricchiti dalla celebrazione eucaristica presieduta da don Eunan McDonnell, superiore dell’Ispettoria “San Patrizio” dell’Irlanda.

Nel corso delle sue riflessioni, Don Chávez ha ricordato: “La nostra vita consacrata salesiana è una via che parte dall’Amore di Gesù, che ha fissato il suo sguardo su di noi, ci ha amati, ci ha chiamati, ci ha afferrati. Questo significa che tutta la vita consacrata è contrassegnata dall’amore e va vissuta alla sua insegna. Non la si può vivere se non nella letizia, anche nei momenti di prova e difficoltà. Da qui promanano la serenità, la luminosità e la fecondità della vita consacrata, che la rendono incantevole”.

Questa consapevolezza, ha spiegato Don Chávez, è la base per il salesiano che si dedica ai giovani, aiutandoli a superare le sofferenze prodotte dal peccato nel mondo. “La totale dedizione alla missione a favore dei giovani, specialmente i più poveri, bisognosi e in situazione di rischio, è la forma più concreta in cui, seguendo Cristo, possiamo vivere l’amore cristiano. Questo amore implicherà sempre la negazione di sé stessi e, a volte, provocherà ‘l’odio del mondo’”.

Durante la celebrazione eucaristica, don McDonnell ha offerto una riflessione sul Vangelo, sottolineando la necessità di un cambio di prospettiva per avvicinarsi al modo di vedere le cose da parte di Dio. “Si deve imparare ad andare sull’altra riva, perché i Suoi pensieri non sono i nostri, le Sue idee non sono le nostre idee”. Ha quindi invitato i delegati a un esame di coscienza: “Le nostre strategie sono la volontà di Dio o stiamo cercando, come i farisei, di far rientrare Dio nelle nostre aspettative?”.

Don McDonnell ha condiviso poi un’esperienza personale che lo ha aiutato a non rimanere semplicemente a livello umano, ma a comprendere meglio la necessità di affidarsi a Dio. Pregando lungo una spiaggia battuta dal vento, ha osservato un cane che correva controvento e i gabbiani che si lasciavano trasportare dalle correnti d’aria. “Possiamo entrare in questo Capitolo Generale con certe aspettative, ma dobbiamo lasciarci sorprendere da Dio, affidandoci alla sua spinta”.

Tutte le foto ufficiali del CG29 sono su Flickr

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