Guadalupa – Le periferie sono al centro del cuore missionario della Congregazione

18 Novembre 2024

(ANS – Les Abymes) – Dal 15 al 17 novembre 2024 il Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, è stato in Visita di Animazione Missionaria a Les Abymes, nell’isola di Guadelupa. Nominata da Cristoforo Colombo “Santa María de Guadalupe” nel 1493, l’isola ha mantenuto il suo nome sotto la dominazione francese, anche se modificato nell’ortografia francese. Come gli altri Dipartimenti d’Oltremare, è parte integrante della Francia.

L’isola ha un ricco patrimonio culturale e un senso di solidarietà comunitaria molto forte. L’83% dei 378.561 abitanti è cattolico, servito da 42 parrocchie. Ma molte famiglie sono monoparentali. Un terzo della popolazione ha meno di vent’anni. Tuttavia, il 20% dei giovani lascia la scuola senza alcuna qualifica e il tasso di assenteismo a Guadeloupa è il più alto di tutti i dipartimenti francesi, di conseguenza anche dell’analfabetismo giovanile. Il 20% dei giovani tra i 16 e i 25 anni è disoccupato. Il 40% dei giovani lascia Guadalupa per studiare o lavorare, soprattutto per andare in Francia o in Canada.

Il Vescovo locale, Mons. Jean-Yves Riocreux, alcuni anni fa invitò i salesiani a prestare servizio ai giovani in difficoltà. Aveva conosciuto i salesiani anni prima, quando era stato Vescovo della Diocesi di Pontoise, in Francia, che ospita la comunità salesiana di Argenteuil. In risposta al suo invito, nel 2020, l’Ispettoria salesiana “San Francesco di Sales” di Francia-Belgio Sud (FRB) inviò don Christian Tshala e don Pierre Gernez, insieme a un laico, Arthur Massiet du Biest, dell’“Association Valdocco”.

Il Vescovo affidò ai Salesiani la parrocchia “Saint Luke” a Braimbridge, presso Les Abymes, la seconda città più grande dell’isola. Oggi la parrocchia ha una vivace Pastorale Giovanile, denominata “ADBG” (Les Amis de Don Bosco Gwada) e il complesso parrocchiale ospita anche “Lakou Bosco”, un centro socioeducativo per giovani in difficoltà, basato sul modello dell’“Association Valdocco”, oggi presente in nove quartieri sensibili delle aree metropolitane francesi.

Durante la sua visita il Consigliere Generale ha incontrato i giovani e i laici che collaborano alla missione salesiana e ha presieduto le Messe parrocchiali domenicali. “Il colloquio con le mamme che vengono a ‘Lakou Bosco’ e con gli animatori della catechesi parrocchiale mi ha aperto gli occhi. È così confortante sentire da loro come si sono già identificate con il carisma di Don Bosco in appena quattro anni di presenza salesiana. In effetti, le attività socioeducative di ‘Lakou Bosco’ sono un vero e proprio Primo Annuncio”, ha spiegato don Maravilla. “In questo senso, le sue attività completano la missione evangelizzatrice della parrocchia”.

Durante il dialogo con i giovani che si preparano alla cresima, un ragazzo ha chiesto a don Maravilla perché è venuto a Guadeloupe da un Paese così lontano. “Forse molti nel mondo salesiano non sanno dove si trova l’isola di Guadeloupe. È come se si trovasse nella ‘periferia’ geografica. Ma le periferie sono al centro del cuore missionario della Congregazione salesiana,” ha risposto.

Prima di partire, si è congratulato con la comunità salesiana e i collaboratori laici per le iniziative intraprese per radicare il carisma di Don Bosco nell’isola. “Aprire una presenza a Guadelupa è stato un atto coraggioso da parte dell’Ispettoria FRB. Ma grazie a questo, ora sperimentiamo di nuovo la freschezza e la vitalità del carisma di Don Bosco”, ha concluso.

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