Il “Don Bosco” di Chhinchu è stato aperto nel febbraio 2021 ed è stato il risultato di un lungo studio, prima di avviare una presenza salesiana nella regione occidentale del Nepal. Questa azione concreta, infatti, è stata un frutto diretto della Celebrazione del giubileo d'argento della presenza salesiana in Nepal, nel 2017.
I Salesiani hanno messo piede in Nepal per la prima volta nel 1992 e, nell'arco di 30 anni, si sono diffusi in nove centri, dove prestano servizio 20 salesiani appartenenti a 5 Ispettorie indiane.
Su invito del Vicariato, poi, è stata avviata una presenza salesiana in questa regione per rispondere, con il carisma salesiano, ai bisogni pastorali delle persone che vivono qui e che provengono dalle classi e dalle caste più basse. Oltre a questo, le classi complementari offerte in tre diversi centri contano quasi 180 studenti, che studiano dalle materne alla decima classe.
“Il nostro obiettivo – spiegano i salesiani del luogo – è quello di creare un centro che eccella nel fornire un'istruzione di qualità e nell'emancipazione della gente della zona, con particolare attenzione ai giovani”. Il vero pioniere di questa missione, don Thirumalachalil, ha guidato il Centro fino a farlo diventare quello che è oggi. Attualmente, invece, l’opera è sotto la guida di don Augusty Pulickal e Anil George Kujur.
Negli anni passati, molte persone si trasferivano in India per lavorare o per motivi di studio. Ora c’è quindi un grande entusiasmo, tra gli abitanti del luogo, quando vengono a conoscenza di una scuola salesiana nella zona.