Le Giornate annuali di Aggiornamento Teologico-Pastorale, a Santiago de Compostela, sono iniziate nel pomeriggio di venerdì 19 luglio e si sono concluse domenica 21 luglio a mezzogiorno. Vi hanno partecipato 18 salesiani di SSM ed SMX e hanno avuto come relatore unico il Cardinale salesiano Cristóbal López, Arcivescovo di Rabat, in Marocco.
Il cardinale ha iniziato il suo primo discorso delineando la metodologia della conferenza: avrebbe evitato esposizioni teoriche, teologiche o pastorali, per concentrarsi sulla trasmissione delle sue profonde convinzioni, frutto della sua esperienza pastorale, sia nella vita personale che nello sviluppo dei vari ruoli in cui l’obbedienza religiosa e la Chiesa stessa gli hanno chiesto.
Dopo essersi presentato come “figlio di Dio” fin dal battesimo, “immigrato” prima con la famiglia e poi con varie obbedienze, “salesiano” per lo stile di vita cristiano, “internazionale” per le destinazioni che ha avuto (Spagna, Paraguay, Bolivia, Marocco...), e “ponte”, per il compito in cui è impegnato ogni giorno (attualmente ponte tra Spagna e Marocco, tra Cristianesimo e Islam), ha proseguito illustrando quella che ha definito “la sua sposa”: la Chiesa dell’Arcidiocesi di Rabat. La Chiesa di Rabat è insignificante dal punto di vista quantitativo (appena 30.000 cattolici su 37 milioni di abitanti), ma significativa per la sua testimonianza di voler essere sale e luce. E possiede un chiaro messaggio da trasmettere: che cristiani e musulmani possono vivere e lavorare insieme, e costruire una fraternità (il Regno di Dio o un mondo secondo la volontà di Dio).
Gli interventi successivi hanno affrontato il tema del Regno di Dio, l’annuncio di Gesù, al servizio del quale Egli fondò la Chiesa, e da qui ha fatto derivare la necessità di passare dall’ecclesiocentrismo al regnocentrismo. All’interno del tema generale del corso – “La Chiesa secondo gli orientamenti di Papa Francesco” – il porporato ha parlato del Regno di Dio come volontà di Dio di creare un mondo di giustizia, pace, solidarietà, vita, verità... e amore; del valore di una Chiesa minoritaria (geograficamente e/o quantitativamente) come la Chiesa Cattolica in Marocco; dello sviluppo del Sinodo sulla Sinodalità, “una caratteristica fondamentale che deve sopravvivere alla fine del Sinodo”; e del vero significato della “cattolicità” come caratteristica ecclesiale. Tanto o più delle idee che ha trasmesso, molto in linea con il programma ecclesiale di Papa Francesco, ad affascinare i presenti sono stati il suo calore umano, la sincerità, la forza delle sue affermazioni e il suo contagioso ottimismo.
Le giornate sono state arricchite dalla convivialità sperimentata nella casa dei Concezionisti, che ha ospitato l’incontro, nella parte antica della città di Santiago; dalla visita alla sezione della mostra delle Età dell’Uomo, nella cripta della Cattedrale e nel monastero di San Martín Pinario; e dall’Eucaristia domenicale conclusiva presieduta dallo stesso Cardinale López Romero nella cattedrale.
La Settimana di Aggiornamento Teologico e Pastorale (SATEP) promossa dalla Delegazione per la Formazione di SMX, ha luogo invece dal 22 al 27 luglio a Chipiona, vicino Cadice. Il tema dell’edizione di quest’anno è “L’arte di maturare nella vita comunitaria”, e viene portato avanti da Ángeles Lozano, Medico e Chirurga, esperta di Pastorale Sanitaria e con un lungo trascorso di accompagnamento sanitario nelle comunità religiose.
La relatrice, che è membro del Centro per l’Umanizzazione della Salute, sta approfondendo l’argomento attraverso sessioni teorico-pratiche con i partecipanti, salesiani di età superiore ai 70 anni, ai quali è rivolto questo corso di formazione. Essi, provenienti dalle due Ispettorie salesiane della Spagna, riflettono su temi come l’olismo, ovvero come saper crescere e diminuire con il passare del tempo, e gli atteggiamenti per prendersi cura di sé in questi tempi di crescita e diminuzione, e la valorizzazione di una spiritualità che riempie la vita. La relatrice sta offrendo diverse chiavi di lettura per vivere questa fase della vita e propone una visione integrale e integrante della salute in questa fase della vita religiosa.
L’ambiente sereno e tranquillo che la Casa di Spiritualità de Chipiona contribuisce a rendere questo incontro un’esperienza di grande valore per i partecipanti.
Fonte: Salesianos.info