Nel 2022, l’Africa subsahariana contava 415 milioni di smartphone. In base alla crescita costante registrata negli anni precedenti, si prevede che questo numero raggiungerà i 689 milioni entro il 2028.
Durante i tre giorni di seminario, dal 15 al 17 marzo 2024, ai partecipanti è stato insegnato ad esplorare la loro “bestia digitale”, lo smartphone, le sue possibilità di ripresa, le diverse angolazioni e i movimenti di ripresa, l’illuminazione, i microfoni, le capacità di intervista e altro ancora. Sono stati addestrati a scattare e modificare foto e video e ad utilizzare le diverse reti sociali per la pubblicazione e la distribuzione dei contenuti.
È stato inoltre posto l’accento sul reportage in diretta, sul lavoro di squadra e sulle considerazioni etiche legate a questo tipo di giornalismo, per essere infine degli autentici missionari digitali. La formazione ha riguardato vari aspetti del giornalismo mobile, tra cui il reportage, la narrazione visiva e l’utilizzo di piattaforme mobili per diffondere notizie e altri contenuti.
Coerentemente con lo spirito del corso, la formazione ha permesso ai partecipanti di fare molta esperienza pratica.
Al termine della formazione, i salesiani che vi hanno preso parte hanno manifestato di aver acquisito conoscenze sufficienti per intraprendere la missione di raccontare al mondo la storia africana dal loro punto di vista.
Questa formazione riflette una tendenza in crescita in Africa, dove il giornalismo mobile e la creazione di contenuti stanno guadagnando popolarità. Si prevede che gli smartphone continuino ad evolversi, con giornalisti e creatori di contenuti che si adatteranno ancora alle nuove tecnologie e allo storytelling per soddisfare le esigenze attuali e future della ricezione delle informazioni e delle notizie.
Al seminario hanno partecipato complessivamente 13 salesiani: 8 dal Kenya, 2 dal Sudan del Sud e 3 dalla Tanzania. Tutti loro, completati i lavori, hanno ricevuto un certificato.
Un ringraziamento speciale è andato infine a don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, che ha permesso a don Maciej Makula, SDB, e ad Aleksandra Stankiewicz, del Dipartimento per le Comunicazioni Sociali, di partecipare e facilitare questa formazione. “Riconosciamo con gratitudine il duro lavoro di Makula e Stankiewicz nella formazione dei Delegati per la Comunicazione di AFE e TZA. Ringraziamo anche l’Ispettoria AFE, che ha patrocinato e incoraggiato questa formazione”, hanno dichiarato i partecipanti.
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