“Sia un grande cantiere del discernimento per stimolare ulteriori opifici pastorali nell’Ispettoria”: con queste parole don Gianpaolo Roma, nuovo Superiore dell’Ispettoria IME, ha avviato ufficialmente i lavori, coordinati dal Delegato Ispettoriale di Pastorale Giovanile, don Giuseppe Russo.
Discernimento e Sogni sono le categorie bibliche che hanno fatto da “filo conduttore” al convegno, approfondite dai due relatori, Padre Gaetano Piccolo e don Roberto Spataro, che hanno fornito interessanti chiavi di lettura della Proposta Pastorale sul bicentenario del sogno dei 9 anni di Don Bosco. Padre Piccolo, gesuita e docente all’Università Pontificia Gregoriana, ha trattato il discernimento spirituale presentando la metodologia delle “Conversazioni dello Spirito”, proposta dal Sinodo della Chiesa come strumento di lavoro per i cammini di Fede “in comune”. Don Roberto Spataro, salesiano e professore ordinario di Lingua e Letteratura greca, nel giorno seguente ha invece esaminato i sogni biblici di Giuseppe, Paolo e Salomone, alla luce delle sfide educative contemporanee.
Non solo momenti di formazione frontale, ma anche di coinvolgimento. La seconda fase del convegno, infatti, ha coinvolto i circa 120 partecipanti nei “Cantieri del discernimento”, ovvero in tre laboratori operativi in cui si è sperimentato il metodo suggerito da Padre Piccolo in relazione a tre focus di discernimento: i nuovi giovani, le nuove situazioni familiari e i nuovi educatori.
L’ultima mattinata, infine, è stata dedicata alla Programmazione ispettoriale: visione, azioni e indicatori di misurazione sono stati presentati dagli incaricati di ciascun ambiente e settore d’animazione, elaborati alla luce del Progetto Educativo Pastorale Ispettoriale del sessennio 2023-2028.
A chiudere la “tre giorni”, l’Ispettore, don Roma, ha condiviso con i confratelli e laici i suoi tre sogni: “Sogno CEP che siano autenticamente profetiche; Sogno confratelli e laici che vivono con impegno e dedizione la missione educativa ed evangelizzatrice; Sogno, infine, giovani e ragazzi che si lasciano coinvolgere nell'essere accanto ad altri giovani e ad altri ragazzi per camminare insieme nella sequela del Signore”. Non resta che rimettersi in cammino in ciascuna comunità, con la capacità tutta salesiana di sognare e di far sognare attraverso la missione educativa, e nell’affidamento pieno a Dio che, parafrasando lo slogan della Proposta Pastorale, “vede più lontano di noi”.
Fonte: donboscoalsud.it
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